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Silvio Berlusconi e Veronica Lario: 27 anni d'unione poi la "guerra" legale

Berlusconi-Lario: 27 anni d'unione poi la "guerra legale". Lario non ha più diritto all'assegno mensile di divorzio da 1,4 milioni di euro
Divorzio, Berlusconi non dovrà più versare l'assegno mensile a Veronica Lario
Veronica Lario non ha piu' diritto all'assegno mensile di divorzio da 1,4 milioni di euro e dovra' restituire oltre 60 milioni di euro. Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Milano che ha accolto l'istanza dei legali di Silvio Berlusconi che chiedevano di applicare la recente sentenza 'Grilli - Lowenstein' della Cassazione.
Divorzio, Silvio Berlusconi batte Veronica Lario: niente assegno mensile
Sulla base di questa pronuncia, l'ex Cavaliere sosteneva che l'ex first lady non avesse piu' diritto agli alimenti in quanto, avendo liquidita' per 16 milioni (come e' spiegato nella sentenza di separazione del Tribunale del dicembre 2012), gioielli e societa' immobiliari gode di certo di una determinata 'tranquillita'' economica ed e' autosufficiente.
Silvio Berlusconi vs Veronica Lario: addio assegno mensile alla ex moglie
Il provvedimento e' stato depositato stamattina ed e' immediatamente esecutivo. Nella causa di divorzio tra l'ex Ministro Vittorio Grilli e la moglie Lisa Lowenstein, i giudici avevano stabilito che il parametro del mantenimento del tenore di vita goduto durato il matrimonio non e' piu' valido e che l'assegno divorzile spetta solo a chi non e' in grado di lavorare, non per sua colpa, e non ha redditi. I giudici della Corte d'Appello di Milano hanno applicato questa pronuncia anche alla 'battaglia giudiziaria', in corso da anni, tra il fondatore di Forza Italia e l'ex first Lady.
Berlusconi-Lario: Veronica puo' ancora ricorrere in Cassazione
Veronica Lario dovra' restituire il denaro ricevuto da Silvio Berlusconi a partire dalla dichiarazione del divorzio (marzo 2014), cioe' una somma che supera i 60 milioni di euro. Non e' detto tuttavia che questo sia l'epilogo della sanguinosa diatriba tra i due ex perche' lei potra' ricorrere ancora una volta alla Cassazione, che pero' difficilmente contraddira' se stessa. "Sono soddisfatto, hanno accolto il mio primo motivo d'appello", si e' limitato a commentare uno degli avvocati del leader di FI, l'avvocato Pier Filippo Giuggioli affiancato dal collega Giorgio De Nova nella causa. Poche ore dopo la sentenza degli 'ermellini' sul caso Grilli-Lowenstein, gli avvocati di Berlusconi avevano presentato un'istanza alla Corte d'Appello per ottenere l'azzeramento degli 1,4 milioni di euro che l'ex Cavaliere doveva versare all'ex moglie. Gli avvocati della Lario, capeggiati da Cristina Morelli, avevano ribattuto che il nuovo orientamento stabilito dalla Corte era "sbagliato" e contrasterebbe con l'articolo 5 della legge sul divorzio che fornisce indicazioni precise sull'assegno di mantenimento. L'ultima 'puntata' della vicenda, prima di quella odierna, risale all'aprile scorso quando Veronica aveva ottenuto il pignoramento dei conti correnti personali dell'ex marito per un valore di circa 20 milioni.
Berlusconi-Lario: 27 anni d'unione poi 'guerra' legale
La perdita oggi, dell'assegno divorzile, e' l'ultimo atto di una lunga battaglia legale che ha visto contrapposti Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Una lunga storia di scaramucce nei tribunali di Milano e Monza, dopo un matrimonio durato 27 anni. Queste le principali tappe
- 15 novembre 1990: Silvio Berlusconi e Veronica, pseudonimo di Miriam Raffaella Bartolini, si sposano con rito civile celebrato dal sindaco Paolo Pillitteri a Palazzo Marino, sede del comune di Milano. Testimoni, per lo sposo, Fedele Confalonieri e Bettino Craxi e per la sposa Anna Craxi e Gianni Letta. L'inizio del loro rapporto risale comunque a una decina d'anni prima e la coppia, il giorno delle nozze, ha gia' tre figli: Barbara nata nel 1984, Eleonora (1986) e Luigi (1988).
- 31 gennaio 2007: Dopo un lungo periodo di voci su una crisi della coppia, Veronica scrive una lettera aperta a 'Repubblica' in cui chiede al marito "pubbliche scuse" per le parole galanti rivolte pubblicamente ad alcune donne alla cerimonia del premio televisivo dei 'Telegatti'.
- 12 novembre 2009: Il Corriere della Sera riporta la notizia del deposito in Tribunale, da parte di Veronica, di un "ricorso individuale con addebito" del marito. In sostanza un atto di richiesta di separazione per colpa. La notizia viene in un primo tempo smentita.
- 8 maggio 2010: Inizia davanti al presidente della nona sezione del Tribunale civile di Milano, Gloria Servetti, l'udienza di separazione. Si parla di un'intesa di massima su un assegno mensile di 300 mila euro e l'usufrutto a vita della villa di Macherio.
- 21 settembre 2010: Diventa ufficiale la 'rottura' tra Silvio e Veronica sulle condizioni per la separazione.
- 28 dicembre 2012: Il giudice stabilisce in 3 milioni al mese, senza l'uso della villa di Macherio, l'assegno di mantenimento.
- 19 marzo 2013: Gli avvocati di Silvio Berlusconi presentano ricorso contra la decisione di primo grado.
- 10 aprile 2013: Anche Veronica si costituisce in appello
- luglio 2013: Berlusconi si rivolge al tribunale di Monza per il divorzio
- 22 ottobre 2013: Il tribunale di Monza stabilisce in 1,4 milioni l'assegno che il fondatore di Mediaset dovra' versare all'ex first lady
Berlusconi-Lario: avvocati matrimonialisti, sentenza storica
E' una "sentenza storica" quella della Corte di appello di Milano sull'assegno di divorzio per Veronica Lario da parte del'ex marito, Silvio Berlusconi. Lo sottolinea Gian Ettore Gassani, presidente degli avvocati matrimonialisti italiani, secondo il quale il verdetto dei giudici milanesi "applica in pieno il nuovo principio sancito dalla Cassazione nel maggio scorso sui criteri di riconoscimento e quantificazione dell'assegno divorzile. Sulla base di tale principio - ricorda - e' stato revocato l'assegno a Veronica Lario che dovra' restituire le somme percepite a decorrere dalla data della domanda di divorzio". Ora tocchera' alla Cassazione, conclude Gassani, "l'ultimo round di questa vicenda che avra' ripercussioni in tutti i divorzi d'Italia".