Vendola, l'agenzia Usa del figlio: preventivo per un parto? 140mila $
I passaggi, i costi e le procedure legali per avere un figlio da madre surrogata nell’agenzia californiana Extraordinary Conceptions a cui si sono rivolti l’ex governatore della Puglia Nichi Vendola e il suo compagno Eddy Testa. Le ha ricostruite nel numero domani in edicola il settimanale OGGI.
Partendo dall’iscrizione al sito l’articolo descrive e illustra i cataloghi on line delle 2.090 ragazze donatrici di ovuli e delle 280 portatrici del feto, radiografate in ogni minimo dettaglio fisico ed esistenziale, attraverso dati anagrafici, tratti e caratteristiche fisiche, approfondimenti su storia familiare e condizioni di salute, interviste su studi, impiego, abitudini, religione, interessi, passioni ed eventuali vizi, per finire con un album fotografico dall’infanzia all’età adulta.
Partendo da un preventivo di 140 mila dollari per un parto singolo, OGGI scompone il costo di un figlio da madre surrogata in tutte le voci più importanti. Come hanno fatto Nichi Vendola e il compagno, gli aspiranti genitori devono aprire un conto fiduciario presso un istituto finanziario americano, per sostenere via via i costi della creazione dell’embrione e del suo impianto nell’utero della madre surrogata, i compensi alla donatrice e alla portatrice, le spese legali e il rilascio del passaporto americano per il neonato.
Per la fase iniziale di espianto dell’ovulo, donazione del seme dell’aspirante genitore e creazione dell’embrione si spendono circa 25 mila dollari, suddivisi tra diritti di agenzia (6.250), spese legali (1.750), assicurazioni mediche, spese di viaggio e compenso della donatrice, in media sui 10 mila dollari.
Il conto si fa più salato nella fase di impianto dell’embrione, gestazione e parto. Prima occorrono 5.000 dollari per gli esami clinici più 1.500 per i test di idoneità psicologica della portatrice e degli aspiranti genitori. Poi si passa a 25 mila dollari per diritti d’agenzia, indennità mediche e consultazioni psicologiche. Terza fase: 35 mila dollari di compenso che sarà versato alla portatrice in 10 rate mensili. L’ultimo esborso, di 40 mila dollari, serve metà per le spese mediche e pratiche legali di costituzione del legame parentale e metà a titolo di indennizzo della madre surrogata per eventuali assenze dal lavoro, premi assicurativi, rimborsi, spese di baby sitter e di guardaroba pre-maman.
Le cifre sono frutto di una stima e possono variare anche a seconda dello stato di residenza della madre surrogata.