Venezia 75, Hotel Des Bains risorge con una mostra sulla storia del festival
Dopo anni di completo abbandono, allestita una mostra nella hall dell’hotel simbolo della Mostra del Cinema di Venezia
Di Andrea Cianferoni
Scommessa vinta per Alberto Barbera e Paolo Baratta. La ferita apertasi anni fa dopo lo scellerato “sventramento” della storica struttura alberghiera del Lido di Venezia, (operato dalle precedenti proprietà) in parte si rimargina grazie alla mostra Il Cinema in Mostra, Volti e immagini dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 1932-2018, un’esposizione sulla storia della Mostra del Cinema, con i materiali dell’Archivio Storico della Biennale. Fortemente voluta dal direttore del festival e dal presidente della Biennale, grazie alla collaborazione di Coima Sgr, per conto del Fondo Lido di Venezia II, gli attuali proprietari dell’hotel che, secondo fonti attendibili, dovrebbero far rinascere lo storico hotel ricordato da Thomas Mann in “Morte a Venezia” e da cui Luchino Visconti trasse l’omonimo film. La mostra è realizzata con materiali dell’Archivio Storico della Biennale e si tiene, non è un caso, proprio in occasione del 75 esimo anniversario della più antica rassegna cinematografica del mondo. Per Manfredi Catella, amministratore delegato del fondo d’investimento Coima, “La riapertura simbolica del Des Bains va incontro alla volontà della Biennale di riappropriarsi di uno dei suoi luoghi identitari e al desiderio dei cittadini e delle istituzioni di vedere rinascere una parte vitale del proprio territorio. La riapertura temporanea del Des Bains e i lavori di valorizzazione dell’Hotel Excelsior e delle spiagge, che Coima sta portando avanti, sono segni concreti della rinascita del Lido di Venezia.” Il Cinema in Mostra fa parte del programma di esposizioni che dal 2009 la Biennale organizza, a cura dei direttori artistici dei diversi Settori, per valorizzare i materiali dell’Archivio Storico e per portare alla luce periodi ed episodi significativi della propria storia. L’esposizione all’Hotel Des Bains include foto, filmati, documenti e materiali per lo più inediti sull’intera storia della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, materiale da sempre conservato negli archivi della Biennale che costituisce un tesoro di inestimabile di valore storico che racconta non solo il cinema, ma anche le trasformazioni sociali e politiche di quasi tutto il Novecento. Sono ben 680 le foto stampate, 800 foto a monitor, 6 filmati con sequenze da 120 film, 5 documentari, oltre ad altri documenti e materiali dell’Archivio Storico, per lo più inediti, sull’intera avventura della Mostra. "L'idea della mostra - ha spiegato Alberto Barbera in occasione dell’inaugurazione - è partita a ottobre dello scorso anno, ma quella di poter tornare ad utilizzare almeno in parte il Des Bains nasce ancora prima". "Per poter utilizzare questi spazi, sono stati necessari - ha aggiunto Baratta - un paio di interventi di stabilizzazione di soffitti e controsoffitti, ma non interventi strutturali. Adesso aspettiamo il recupero dell'intero stabile da parte della nuova proprietà, che sembra ben intenzionata ad agire". "L'augurio - ha ripreso Barbera - è che la ristrutturazione parta al più presto, anche se poi ci vorranno non meno di tre anni per avere l'intero Des Bains agibile. Quando ciò avverrà, però, oltre a risolverci il problema della disponibilità di camere, è nostra intenzione tornare a farne il cuore della Mostra". Il progetto di recupero è portato avanti da Coima, società di sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali internazionali e domestici, che gestisce 22 fondi di investimento immobiliari con oltre 5 miliardi di euro di investimenti e conta nel proprio portafoglio oltre 150 proprietà. Fra i progetti più importanti la piattaforma gestisce ancora oggi il progetto Porta Nuova a Milano, uno dei più ambiziosi piani di riqualificazione urbana in Europa.
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