Costume
Venezia, no global sfasciano i tornelli. Capri e Garda verso il numero chiuso?










Capri come Venezia? Anche l'isola pensa ai tornelli
Capri come Venezia? Anche l'isola pensa all’installazione dei tornelli "conta turisti" per regolare le invasioni giornaliere dei turisti mordi e fuggi. Una sperimentazione avviata dalla città lagunare proprio in questi giorni. Lo scorso fine settimana sull’isola dei faraglioni sono sbarcati oltre 15 mila turisti e molti di più sono attesi durante questo Ponte del Primo Maggio, come scrive Amalfi Notizie. Sostenitore del numero chiuso è il sindaco dell’isola, Gianni De Martino, che ha affermato: "Non conosco in dettaglio il provvedimento del sindaco (di Venezia, ndr) Luigi Brugnano, ma sono certo che è rivolto non a porre divieti, ma a consentire una fruizione dei luoghi più belli della sua città perché è proprio la confusione uno dei motivi che, spesso, lascia insoddisfatti gli ospiti delle mete turistiche italiane di richiamo internazionale".
La questione del numero eccessivo di sbarchi a Capri è però una questione delicata: più volte è stato richiesto il rispetto dell’ordinanza della Capitaneria di Porto che disciplina la tempistica degli accosti nel porto di Capri. "È chiaro che non potendo intervenire, per ragioni di competenza, sul sistema dei collegamenti marittimi, assegnato a Regione e Capitaneria, si potrà pensare a un intervento sul territorio di competenza comunale che – continua il sindaco De Martino- non dovrà imporre divieti di afflusso, ma una riorganizzazione. Poi quale sistema, dove e quando installarlo discenderà sicuramente da un attento studio del tema e, perché no, dando anche corso anche a qualche esperimento come quello di Venezia".
"La sostenibilità è fondamentale", ha commentato anche il sindaco di Sirmione, Alessandro Mattinzoli, che non esclude l’idea di regolamentare gli accessi, anche con tornelli, come scrive Il Giornale di Brescia.
Venezia: blitz centri sociali contro tornelli anti-turisti. La "città" non è un luna park"
Blitz dei centri sociali contro i tornelli anti turisti a Venezia. Al grido di 'Venezia non è un luna park, non è un parco a tema' decine di attivisti hanno smontato ieri un tornello messo dal Comune per regolare i flussi turistici a piazzale Roma, di fronte al Ponte di Calatrava. ''Questi tornelli - hanno scandito al megafono i militanti del Laboratorio occupato Morion, del Centro Sociale Rivolta, del Sale Docks e del Collettivo Lisc - non regolano il turismo di massa. L'unico rimedio contro il turismo di massa è la residenza, la Giunta dovrebbe aiutare i cittadini a trovare casa in questa città. Venezia è una città, non è un parco a tema''.
Venezia: centri sociali, con tornelli citta' si copre di ridicolo
I tornelli installati a Venezia dall'amministrazione guidata dal sindaco Luigi Brugnaro "susciterebbero un sorriso amaro se fossero l'ennesima provocazione dell'ennesimo artista intenzionato a denunciare la progressiva 'morte di Venezia'. Suscitano invece indignazione perche' simboleggiano la resa definitiva di un'amministrazione che non solo si copre di ridicolo globale, ma che contemporaneamente alza le mani di fronte all'emergenza esodo, all'impoverimento demografico e sociale della citta' che amministra". A scriverlo, in un comunicato, i centri sociali della citta', che ieri mattina hanno rimosso uno dei due varchi. "Alla fine Brugnaro ce l'ha fatta. L'uomo che ama le grandi navi, l'uomo che non pone freno ai cambi d'uso, l'uomo che AirB&B va bene a patto il Comune intaschi una misera tassa, l'uomo che affitta la Scuola della Misericordia per festini privati, l'uomo del conflitto di interesse ai Pili, l'uomo che voleva comprarsi Poveglia, l'uomo che vuole trasformare Marghera nella Dubai europea, l'uomo del decoro ce l'ha fatta. Ha messo i tornelli a Venezia", c'e' scritto. La scelta "non va a colpire il turismo mordi e fuggi, esattamente l'opposto. Da una parte crea la figura di un cittadino legittimo, cosa di per se' antidemocratica, omogenizzante, passibile di essere interpretata in senso beceramente etnico-identitario. Dall'altra, imponendo un dispositivo di controllo ai danni dello stesso 'Veneziano legittimo', gli sta dicendo che e' ormai espropriato della propria citta'".