11 settembre: la bufala dei 4000 ebrei salvi perché avvertiti degli attentati
Com'è nata la leggenda metropolitana e perché, dati alla mano, è totalmente falsa oltre che pericolosamente tendenziosa
New York, 11 settembre 2001, quattromila ebrei dipendenti di aziende operanti all'interno delle Twin Towers, e nelle zone immediatamente limitrofe, vengono pre-allertati di non presentarsi al lavoro nella data fatidica, e di non rivelare nulla a parenti, amici o alla stampa. Sedici anni più tardi, questa bufala continua a dilagare sui social network e in molti siti antisionisti, pro-palestinesi e complottisti tout court.
Una bufala, per l'appunto. E basta scorrere le liste dei deceduti negli attentati di quella fatale giornata, per rendersene conto con dati alla mano. L'11 settembre 2011 persero la vita 2071 occupanti del World Trade Center, fra le 2749 vittime degli attentati alle Torri Gemelle. Secondo un articolo del Wall Street Journal dell'11 ottobre 2001, circa il 10 % erano di religione ebraica. Analizzando i dati del Medical Examiner Office, vi sono state lmeno 400 vittime di confermata religione ebraica o ampiamente ritenuta tale. Ovvero il 15 % del totale delle vittime degli attentati al World Trade Center. Un elenco parziale dei 390 dipendenti della Cantor Fitzgerald che morirono negli attacchi annovera 49 deceduti di religione ebraica, ovvero il 12-13 % del totale.
Queste stime comprese fra il 10-15 % combaciano con la percentuale di ebrei residenti nella zona di New York. Secondo l'American Jewish Book del 2002, il 9 % della popolazione dello Stato di New York, dove risiedeva il 64 % delle vittime delle Torri Gemelle, è composto di cittadini di religione ebraica. Uno studio del 2002 stimava che la popolazione di New York fosse per il 12 % ebrea. Il 43 % delle vittime del World Trade Center risiedeva nella città di New York. Pertanto, il numero di ebrei vittime degli attentati dell'11 settembre 2001 si avvicina moltissimo al numero di ebrei residenti a New York. Se ben 4000 ebrei non fossero andati al lavoro in quella famigerata data, il numero delle vittime di religione ebraica sarebbe stato ben più basso del 10-15 %.
Ma com'è nata la favoletta dei 4000 ebrei salvatisi perché pre-allertati di non recarsi al lavoro? Semplice. Il 12 settembre 2001, l'edizione on-line del Jerusalem Post pubblicò un articolo dal titolo "Centinaia di israeliani dispersi nell'attentato al World Trade Center", dichiarando che Il Ministro degli Esteri Israeliano aveva ricevuto "i nominativi di 4000 israeliani ritenuti presenti nella zona del World Trade Center e in quella del Pentagono al momento degli attacchi". Sconosciuti teorici del complotto si gettarono a capofitto su quella cifra, quella dei 4000 dispersi, e vi costruirono sopra la bufala dei 4000 assenti dal lavoro poiché pre-allertati secondo le dinamiche di un complotto plenetario giudaico-massonico.
Una leggenda metropolitana che resiste all'usura del tempo e che, puntuale come un orologio, si ripresenta a ogni ricorrenza degli attentati alle Torri Gemelle.