Cronache
Monica Giandotti ad Affari: "Il successo di una donna fa paura". Ecco perchè
La conduttrice di "Agorà" senza filtri su Rai, uguaglianza di genere e potere. E sulla possibilità di un Presidente della Repubblica al femminile. Intervista
A proposito di "donne al potere", c’è stata molta polemica sul ruolo di “co-conduttrice” al Festival di Sanremo. Le donne soffrono ancora il ruolo di "co-conduttrice"?
Ci sono molte conduttrici oggi sia nella tv pubbliche che nelle reti private. Così come molte direttrici di testate, se penso alla Rai con Monica Maggioni che oggi dirige il Tg1 e con diverse direzioni al femminile che hanno segnato la storia di Tg2 e Tg3. Credo anzi che l’azienda pubblica si sia distinta per aver dato spazio alle donne, non solo in video. Ma oggi anche il ruolo delle co-conduttrici è molto diverso da qualche anno fa; c’è un tema o una storia che attraverso la loro voce entra nelle case di milioni di italiani. Basti pensare alla questione del carcere minorile raccontato quest’anno da Francesca Fagnani. Non ci vedo nessuna deminutio.
Lei è tornata alla conduzione in solitaria, dopo un po’ di tempo. Non ha paura, come per altre prima di Lei, di essere fatta fuori per un “passo falso”?
Ci sono alcuni programmi, e mi riferisco soprattutto ai talk – come Agorà, ndr – in cui la conduzione è elemento distintivo. E qui la personalità di chi conduce gioca un ruolo chiave, impossibile dunque sdoppiarla. Altri programmi per loro natura hanno un impianto più corale. Penso che ci sia un’unica cosa che non venga perdonata più alle donne che agli uomini, e non mi riferisco agli errori. Mi riferisco al successo.