Cronache

Abusi nella casa di riposo di San Donà. L'operatore dal carcere: "Curatemi"

È stato arrestato il 25 novembre 2022 e nelle ultime ore ha espresso il desiderio di essere curato

Come ricostruisce Il Gazzettino, per Davide Barresi non si tratta delle prime accuse: anni prima era stato coinvolto in un’indagine analoga mentre lavorava all’ospedale psichiatrico di Agordo (Belluno) e condannato in primo grado. In seguito era stato assolto dalla Corte d’Appello di Venezia.

LEGGI ANCHE: Un anziano su 5 subisce maltrattamenti: dato in aumento con la pandemia

Abusi RSA, la ricostruzione e le indagini dei Carabinieri

Come riporta Il Gazzettino, la vicenda giudiziaria ha avuto inizio nell’ottobre 2022, quando una donna si era allarmata notando che sua madre, ricoverata presso la struttura, presentava dei lividi sul corpo. Per questo il medico curante aveva presentato tre esposti e si era messa in moto anche la nuova direzione con un’indagine interna. I reati peggiori si consumavano nella cosiddetta Ala Viola della RSA “Monumento ai Caduti”, il tutto aggravato da un pesante clima di omertà tra gli operatori.

Per questo i carabinieri avevano installato delle telecamere, prima in due stanze e poi in sette locali, evidenziando quanto fosse estesa la rete di violenze perpetrate contro gli ospiti. Ad aggravare l’intero impianto investigativo è stata la morte di una paziente, con la salute compromessa già dal mese di febbraio per via di una frattura alle costole. Ricoverata all’ospedale per il peggioramento delle sue condizioni di salute, in poco tempo l’anziana è deceduta a seguito di un versamento polmonare.

Per questo sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia che determinerà un collegamento tra le ferite riportare e i maltrattamenti contestati. Nella giornata di martedì 14 marzo i carabinieri della compagnia di San Donà di Piave hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare contro 4 operatori firmata dal pm Petroni.