Cronache

Agguato di Vienna e decapitazione professore. Il falsario arrestato a Varese

Arrestato l'autore dei documenti falsi che teneva i legami con i jihadisti balcanici. Potrebbe aver avuto un ruolo anche in altri attentati

Terrorismo, Vienna e decapitazione professore. Il falsario arrestato a Varese

Si nascondeva a Varese il falsario ceceno, pedina fondamentale per far compiere gli attentati terroristici di Vienna e la decapitazione del professore in Francia. Turko Arsimekov, 35 anni, nato a Groznyj, era in Italia come richiedente asilo. Da due giorni - si legge sul Corriere della Sera - è chiuso in carcere per produzione di documenti falsi. Con questa accusa è stato arrestato dagli agenti dell’Antiterrorismo nella sua casa di Varese dove gestiva una centrale di smistamento di passaporti e carte d’identità in tutta Europa. Ma soprattutto è sospettato di essere parte della cellula di terroristi ceceni e balcanici attiva in Austria e alla quale avrebbe fatto riferimento anche il 20enne austriaco- macedone Kujtim Fejzulai, autore della strage di Vienna del 2 novembre quando ha freddato 4 persone e ne ha ferite 23 prima di essere ucciso dalla polizia.

Non solo, perché la cellula di ex combattenti dello Stato islamico rientrati in Europa come foreign fighter- prosegue il Corriere - potrebbe aver avuto legami anche con altri attentati. A cominciare - prosegue il Corriere - dall’uccisione del professore Samuel Paty decapitato a Parigi dal 18enne Abdoullakh Abuyezidvich Anzorov, nato in Russia da famiglia di origini cecene e in Francia con lo status di rifugiato. E forse anche con l’attacco nella basilica di Notre Dame a Nizza dove sono state uccise tre persone dal 21enne Brahim Aoussaoui, tunisino sbarcato a Lampedusa.