Cronache

Alice, la chiamata del fratello killer: "Datemi i soldi o vado ad ammazzarla"

La denuncia della madre: "Avevamo mandato l'audio alla polizia ma nessuno ha fatto nulla"

Uccisa a Genova: madre vittima pubblica telefonata del figlio-killer

"Fra cinque minuti io controllo il conto e se non c'ho i soldi stasera Gianluca e tua figlia lo sai dove c... sono?". Le parole sono quelle che Alberto Scagni ha pronunciato al telefono al padre poche ore prima di uccidere a coltellate per strada la sorella Alice, lo scorso 1 maggio a Genova. L'audio della telefonata è stato pubblicato dalla madre della vittima, Antonella Zarri, sulla pagina Facebook 'Giustizia per due figli rubati, Alice e Alberto'. Alberto nella telefonata rivolge una valanga di insulti al padre e chiede "i soldi per mangiare". Il padre, profondamente preoccupato, nell'audio chiede "hai sentito? Io chiamo il 112". E cosi' fece. 

"Eravamo annichiliti dall'enormità della forza distruttiva che si era impadronita completamente di Alberto, avevamo registrato una telefonata per sfondare il muro di gomma che ci hanno opposto ad ogni richiesta di aiuto - scrive il 22 agosto sulla pagina Facebook la signora Zarri - Non è bastato per scuoterli dalle sedie della Questura alle 13.40 del Primo Maggio. Ma quella stessa sera alle 20.45 Alice ha perso la vita. E suo fratello che ha ucciso, altrettanto". E ancora, nelle scorse ore: "Non meritavamo di essere abbandonati a un destino distruttivo, non meritavamo che nessuno volesse ascoltare e dare aiuto al grido di rabbiosa disperazione di questa telefonata che nessuno si è fatto carico di ascoltare il Primo Maggio. Eppure l'abbiamo implorato al 112. Fate ascoltare il nostro grido, o vi vergognate?".