Cronache
Alpini a lezione di "rispetto delle donne". L'iniziativa dopo il caso Rimini
Nel raduno dello scorso maggio scoppiò la polemica per le presunte molestie dei militari, con tanto di denunce di diverse donne. "Mai più fatti simili"
Alpini: "Inaccettabili le molestie sulle donne, diamo l'esempio"
Lo scorso maggio gli Alpini finirono al centro delle polemiche per una serie di denunce fatte da diverse donne in occasione del raduno delle penne nere a Rimini. Il caso divenne subito mediatico e ora, dopo qualche mese di riflessione, i vertici dell'associazione hanno deciso di passare dalle parole ai fatti, per dare un chiaro segnale di cambiamento. Così - si legge su Repubblica - hanno avviato un programma di incontri sul tema delle molestie a cui gli oltre 330mila associati parteciperanno insieme a esperte ed esperti di parità di genere. Che l’idea sia nata all’indomani dei fatti di Rimini lo conferma il presidente, Sebastiano Favero: "Si è scatenata una tempesta mediatica che ci ha addolorato molto perché ha finito per creare una inaccettabile equazione tra alpini e molestie". L’evento fu oscurato dalla denuncia di una 27enne che si sentì oggetto di attenzioni moleste e da quelle di decine di donne che affermarono di essere state vittime di fischi, battute volgari e apprezzamenti di natura sessuale, accusando proprio le penne nere.
Dopo un confronto interno all’associazione - prosegue Repubblica - è stata creata una commissione di esperti per affrontare il tema con le ottanta sezioni. "Gli alpini dell’Ana sono uomini del fare e affrontano le difficoltà, per questo non vogliamo essere parte del problema ma della soluzione", continua Favero, "e visto che nessuno lo fa ci confrontiamo noi, sia internamente che con l’esterno, con un problema culturale che richiede un cambiamento: 7 milioni di donne italiane che denunciano molestie fisiche e verbali è un dato intollerabile". Il progetto di sensibilizzazione è mirato al riconoscimento, da parte degli alpini, dei comportamenti inadeguati propri e degli altri, faranno quindi anche da sentinelle "in modo che tali comportamenti non vengano messi in pratica da nessuno".