Cronache
Patrick Zaky, altri 45 giorni di detenzione: rifiutato il cambio di giudici
Dopo la conferma che la detenzione dello studente egiziano è stata prolungata di 45 giorni, Garibaldi (Pd) propone di conferigli la cittadinanza italiana
Hoda Nasrallah, la legale di Patrick Zaky, ha riferito all'ANSA che i giudici della Corte d'assise de Il Cairo hanno prolungato di 45 giorni la detenzione del ricercatore egiziano dell'Università di Bologna. Inotlre ha sottolineato che è stata respinta la richiesta, presentata ieri dalla difesa, di un cambio dei giudici che seguono il caso.
"Quello che la difesa aveva dichiarato ieri, che c'era un accanimento giudiziario nei confronti di Patrick è confermato dalla decisione di oggi che è crudele, dolorosa. Vorremmo che il Governo italiano facesse subito una cosa, perchè può farla subito: convocare l'ambasciatore egiziano a Roma per esprimere tutto lo sconcerto per questo accanimento e chiedere che sia rilasciato". Queste le parole riferite all'ANSA da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia.
Altri 45 giorni di carcere per Patrick Zaky: la proposta del consiglio regionale ligure
Il consiglio regionale della Liguria chiede il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki "al fine di conferire maggiore forza e autorevolezza alla richiesta di liberazione". E lo fa con un ordine del giorno d'aula approvato quasi all'unanimità con la sola eccezione della Lega, astenuta. Il documento, firmato da tutti i capigruppo tranne quello del Carroccio, è stato presentato dal dem Luca Garibaldi, e impegna anche giunta e governatore "ad attivarsi, nelle forme meglio ritenute, e con la massima celerità possibile, al fine di chiedere al governo italiano di impegnarsi a promuovere ulteriormente tutte le azioni ritenute opportune per il rilascio di Zaki, con particolare riferimento al coinvolgimento dell'Unione europea in questa iniziativa".
Il capogruppo della Lega, Stefano Mai, precisa che "abbiamo provato a proporre delle modifiche all'ordine del giorno perchè siamo favorevoli affinchè il governo si attivi a liberare lo studente, ma non riteniamo necessario il conferimento della cittadinanza italiana. Mi spiace non aver visto la stessa determinazione a richiedere la liberazione dei pescatori italiani detenuti in Libia". Già lo scorso anno, a febbraio, sempre su proposta di Garibaldi, il consiglio regionale della Liguria aveva approvato all'unanimità un ordine del giorno che chiedeva la liberazione dello studente egiziano.