Cronache

Anpal, Parisi: "I navigator oltre allo stipendio hanno preso i 600 euro"

Il presidente dell'Anpal difende il suo operato e attacca i nemici interni: "Non mi fanno usare i soldi e non fanno partire la app"

Anpal, Parisi: "I navigator oltre allo stipendio hanno preso i 600 euro"

Mimmo Parisi, l'uomo scelto da Di Maio per guidare i navigator, coloro i quali hanno il compito di far trovare lavoro ai possessori del reddito di cittadinanza, descrive la situazione attuale, sottolineando anche le tante cose che ancora non funzionano. Il professore del Mississipi prova a difendersi dai tanti attacchi, in un'intervista a Repubblica, lamentando che con l'ex leader dei 5 stelle le cose erano più facili. "Il rapporto con Luigi (Di Maio, ndr) - spiega Parisi - era diverso. Condivido l’idea del ministro Catalfo di puntare alla formazione dei lavoratori. Ma la formazione senza una politica di sviluppo economico è solo un costo, non un investimento. Tra settembre e febbraio i centri per l’impiego hanno convocato 622 mila persone: un record. Di queste 500 mila si sono presentate per il primo colloquio e 316 mila hanno sottoscritto il patto di servizio. In 65 mila hanno un impiego".

Parisi, svela anche che i Navigator oltre allo stipendio hanno anche chiesto il bonus dei 600 euro. "Ma come tutti i 500 mila cococo che ne hanno fatto richiesta in base a una legge dello Stato! Non so quanti navigator li hanno ottenuti, ma è davvero discriminatorio prenderli di mira come disonesti. Hanno lavorato da casa. E avranno molto da fare quando in autunno ci sarà l’assalto ai centri. Da metà luglio poi dovranno chiamare 2,5 milioni di aziende per capire di quanti lavoratori hanno bisogno". Sulla app che tarda ad arrivare Parisi attacca Anpal, pur essendone il direttore. "Mi bloccano. C’è una bozza di accordo con il ministero dell’Innovazione. Ho firmato solo io. Qui manca tutto, mancano i soldi. Ci sono 25 milioni ma non me li fanno toccare. Chi? La struttura (dell’Anpal, ndr). Ma lei è il capo dell’Anpal. "Non serve a nulla se non mi fanno lavorare".