Anziana stuprata a Milano: fermato romeno già condannato. Salvini: castrazione
L’uomo, fermato dalla Polizia di Stato, era stato condannato a 10 anni per un caso analogo avvenuto a Genova nel 2009
Era stato già condannato a 10 anni per violenza sessuale contro una 30enne a Genova, avvenuta nel 2009, il rumeno 42enne fermato questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Milano per aver violentato e rapinato una donna di 70 anni lo scorso 21 settembre a Milano. Una condanna scontata fino al 2012 in un carcere italiano per poi terminare la pena in Romania.
Nella mattinata dello scorso 21 settembre 2018 gli agenti della Squadra Mobile erano intervenuti su segnalazione dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Milano presso l'abitazione della donna ove un uomo si era introdotto e, dopo averla minacciata con l'intenzione di farsi consegnare quanto di prezioso custodisse in casa, al rifiuto della donna, si era reso responsabile di violenza sessuale per poi darsi alla fuga.
Nel corso dell'indagine coordinata dalla Procura di Milano gli agenti della Squadra Mobile di Milano a seguito di incessanti attività e accertamenti, nel pomeriggio di ieri 29 settembre hanno individuato il cittadino rumeno di 42 anni a Quistello (Mantova), dove aveva trovato appoggio presso dei conoscenti.
Grazie ai movimenti registrati dal telefono cellulare che l'uomo aveva asportato alla signora è stato possibile appurare che in un primo momento si era trattenuto a Milano, per poi spostarsi nel mantovano. Determinanti per l'acquisizione e la certificazione della prova le tracce biologiche rinvenute dagli agenti della Polizia Scientifica durante il sopralluogo nell'abitazione della vittima. Pertanto l'Autorità Giudiziaria ha emesso nei suoi confronti un fermo di indiziato di delitto notificato questa mattina con la collaborazione della Squadra Mobile della Questura di Mantova. L'uomo è stato portato presso la Casa Circondariale di Mantova.
IL TERRIBILE FATTO - A settant’anni e’ stata aggredita e violentata da un uomo che le e’ entrato in casa, forse dopo averla seguita alla Comasina, quartiere alla periferia Nord di Milano. La stessa zona dove lo scorso novembre fu accoltellata e uccisa per una rapina Marilena Negri, 67 anni, che era andata a portare il cane al parco Litta. La violenza è avvenuta il 21 settembre. La Polizia ha proceduto nell’analisi degli elementi raccolti dagli agenti della Scientifica durante i rilievi in casa e con l’analisi delle immagine delle telecamere della zona che potrebbero avere registrato la presenza di qualcuno sospetto.
Immediata la reazione del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Beccato dalla Polizia di Stato lo schifoso che qualche giorno fa aveva rapinato e stuprato una donna di 70 anni in casa sua a Milano. Un recidivo. Era stato già rispedito in Romania per un'altra violenza di dieci anni fa ma, uscito dal carcere, ha pensato bene di tornare subito in Italia! Posto che questo soggetto dovrebbe essere subito restituito alle patrie galere (e questa volta suggerisco di buttare la chiave), confermo l'opportunità della castrazione chimica farmacologica per 'curare' questi infami: altri Paesi la sperimentano da anni, perchè in Italia no?", ha scritto su Twitter il vicepremier.
INSORGE IL CENTRODESTRA - "Lo stupratore arrestato per la violenza sessuale su un'anziana a Milano aveva precedenti per reati sessuali. Appena due giorni fa sempre a Milano era stato arrestato un pedofilo seriale, con alle spalle una condanna per violenza su un bimbo e altre denunce per abusi o molestie su bambini. Tutti casi di stupratori recidivi che dimostrano ancora una volta che per questi 'malati', non bastano il carcere e altre misure restrittive o seguire percorsi terapeutici, ma serve la castrazione, quella chimica per evitare le recidive e nei cadi più gravi anche quella chirurgica per evitare che da stupratori diventino anche assassini.Lo ripeto: se vogliamo evitare altre vittime di questi orchi dobbiamo votare al più presto la mia proposta di legge per introdurre nel nostro ordinamento la castrazione chimica, e quella chirurgica nei casi più gravi.Altrimenti continueremo a registrare abusi e arresti, ma senza risolvere il problema e senza salvare le vittime". Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato
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