Cronache

Arcuri, altra indagine sul suo operato. "Troppo care le siringhe che comprò"

Al momento il fascicolo risulta senza indagati e senza ipotesi di reato. Nel mirino un lotto di 157 milioni e 100mila siringhe acquistate da Arcuri

La Procura di Roma ha aperto un'indagine in relazione all'acquisto di 157 milioni e 100 mila siringhe da parte dell'ex commissario all'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.

Secondo quanto si apprende, gli accertamenti sono stati affidati al pm Antonio Clemente. Il procedimento, allo stato, risulta senza indagati e senza ipotesi di reato. A determinare l'apertura di un fascicolo è stato un esposto presentato dal parlamentare europeo di Fratelli d'Italia, Enzo Rivellini. 

L'avvocato Luigi Ferrandino, che assiste il deputato, ha spiegato che "il fascicolo, numero 1925/21, è al momento senza indagati e senza ipotesi di reato. L'acquisto programmabile e non emergenziale è, certo, una vicenda degna di attenzione. Il costo delle siringhe 'luer lock' pagato dalla struttura commissariale è risultato decisamente più alto delle normali siringhe che in tutto il mondo si stanno usando".