Cronache
Attanasio, ultimo saluto a Limbiate. Alle esequie suo vocale: “Viva l’Italia"
L’arcivescovo Delpini: “Dio ti dirà, ‘sarai sempre giovane’”. La moglie dell'ambasciatore accusa: "Pam non organizzò la protezione in modo opportuno"
"Tu sarai sempre giovane". Questo "dira' il Signore" a Luca Attanasio nell'incontro immaginato dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini con l'ambasciatore ucciso in Congo. L'omelia di Delpini nel campo sportivo di Limbiate, cittadina dov'e' cresciuto Attanasio, consiste in un dialogo immaginario tra il giovane ambasciatore e Dio. "Viva l'Italia, sempre". Cosi' si conclude il messaggio vocale di Luca Attanasio fatto ascoltare al termine delle esequie che si sono svolte nel centro sportivo della cittadina in cui e' cresciuto. Un messaggio in cui il giovane ambasciatore comunicava di essere riuscito a sbloccare, dopo molte fatiche, due voli che avrebbero dovuto riportare a casa dallo Stato africano degli italiani preoccupati per le violenze in Congo. "Sei stato testimone che anche dalla periferia possono nascere i fiori piu' belli". Cosi' il sindaco di Limbiate, Antonio Romeo, ha evidenziato uno dei messaggi che lascia Luca Attanasio ai giovani del paese in cui e' cresciuto nel suo intervento alle esequie a cui hanno preso parte circa 300 persone.
Il video del funerale
"Caro figlio siamo distrutti dal dolore ma dobbiamo essere forti per stare accanto a Zakia e alle 3 splendide nipotine". E' il Messaggio dei genitori di Luca Attanasio, letto da un amico a conclusione del funerale pubblico a Limbiate, il paese in provincia di Monza e Brianza dove l'ambasciatore ucciso in Congo era cresciuto. I genitori di Luca hanno voluto anche rivolgere un pensiero al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci, morto insieme al figlio. Terminata la messa il primo a ricordare Attanasio e' stato il sindaco Domenico Antonio Romeo con la voce rotta dall'emozione. Poi e' stato il turno di altri amici. Un applauso alla fine ha accolto i discorsi e salutato l'uscita del feretro diretto al cimitero.
"Luca è stato tradito nel senso che chi ha organizzato sapeva che la sicurezza non era nella misura adeguata per proteggere lui e le persone con lui. Il Pam non ha organizzato la protezione in modo opportuno. Non hanno fatto quello che va fatto per una zona a rischio. Sicuramente dentro il Pam qualcuno sapeva che la scorta non era efficace". Così al Corriere della Sera Zakia Seddiki, la Moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso lunedì scorso nella Repubblica Democratica del Congo."Luca era una persona semplice, che ama il prossimo. Motivato. Voleva fare tante cose. E col cuore generoso e grande. Penso che nessuna parola può definire Luca. È unico", ha aggiunto.