Cronache
Baiardo, pm: "Aiutò Berlusconi e Dell'Utri con alibi ai stragisti e calunnie"
Secondo i magistrati di Firenze l'informatore parlava per conto dei boss Graviano
“Alibi agli stragisti e calunnie ai pentiti: Baiardo aiutò Berlusconi e Dell’Utri”
Salvatore Baiardo aiutò Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. Ne sono convinti i pm di Firenze, che come riporta Repubblica sostengono che l'uomo screditava i collaboratori di giustizia che accusavano Berlusconi e Dell’Utri di collusioni con i boss Graviano, creava falsi alibi agli stragisti e calunniava testimoni.
"L’ex gelataio di Omegna è accusato anche di aver agevolato Cosa nostra che per gli inquirenti è interessata a «non compromettere» le figure di Berlusconi, indicato come il referente istituzionale, e Dell’Utri, legato all’organizzazione, ed entrambi parti, secondo l’ipotesi d’accusa, dell’accordo stragista", scrive Repubblica. "Tutto questo è funzionale agli obiettivi di Graviano ed emerge dagli atti che i pm toscani hanno depositato nell’ambito della richiesta di arresto per Baiardo, accusato di calunnia e favoreggiamento, e per il quale il gip ha negato la custodia cautelare. La procura si è opposta e il giudice ha fissato l’udienza il 14 luglio".
Secondo Repubblica, "Baiardo avrebbe messo in opera «condotte» che miravano anche a screditare i collaboratori di giustizia, Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina, che nell’inchiesta sulle stragi parlano di Dell’Utri e Berlusconi e dei loro contatti con Graviano. In particolare è stato creato un alibi che colloca Graviano il 19 luglio 1992 ad Omegna. I pm hanno dimostrato che è falso. Inoltre, Baiardo è accusato di aver fornito false indicazioni sulle reali ragioni dell’incontro avuto il 14 febbraio 2011 con Paolo Berlusconi, fratello del Cavaliere. L’incontro è avvenuto dopo aver cercato infruttuosamente il contatto con il fratello all’epoca Presidente del Consiglio. Tutto questo, per l’accusa, è un modo per non far emergere i rapporti tra Berlusconi e la famiglia Graviano", conclude Repubblica.