Cronache
Bibite energizzanti, un decalogo europeo per stimolarne il consumo consapevole
Lo studio spagnolo ESTUDES sottolinea limiti e rischi del consumo sui giovani
Bibite energizzanti, dagli studi gli effetti negativi sui rischi sulla salute
Chi dichiara di bere queste bevande ottiene, in media, voti peggiori, ripete più corsi e perde più lezioni. La maggior parte degli studi conclude è che il consumo di queste bevande (in grandi quantità o mescolate con alcol) ha effetti negativi sulla salute fisica e mentale. E’ comune combinare il consumo di queste bevande con l'alcol. Si evita la sonnolenza provocata dal consumo alcolico ma si rischiano i danni dell’eccessivo consumo dello stesso. Dallo studio si è visto che in Spagna chi eccede in queste bevande ottiene, in media, voti peggiori, ripete più corsi o perde di più le lezioni, rispetto a chi non le consuma. Ma cosa chiede la comunità scientifica per evitare questi rischi?
Una serie di norme tra cui: una regolamentazione su queste bevande che limiti, ad esempio, il contenuto massimo di caffeina, un maggiore controllo della pubblicità ai bambini e adolescenti o il divieto di vendita ai minori di 16 anni. Da queste pressioni è emerso un decalogo di massimo realizzato anche con il contributo delle stesse industrie delle bevande energetiche. Si mette in guardia sui rischi per la salute, si sconsiglia il consumo agli adolescenti, si rileva, tra l'altro, che sono inutili per reidratarsi nell’attività sportiva e si sollecita i produttori a mettere sempre nell’etichetta quanta caffeina ci sia. Ovviamente la bibita energizzante è sconsigliata ai bambini e alle mamme in gravidanza o in allattamento.