Cronache
Blitz contro la mafia pugliese, fermata l'ascesa del boss Lamendola. Esclusivo
22 arresti per mafia, narcotraffico, tentato omicidio, estorsioni, detenzione di armi da guerra. L'operazione nel brindisino disegna la nuova mappa del crimine
Le estorsioni e l’omertà delle vittime: 500 euro in cambio di protezione del clan
L’attività investigativa avrebbe consentito, peraltro, di riscontrare una serie di estorsioni in danno di imprenditori locali o privati cittadini, alcune commesse con modalità particolarmente violente, e tutte caratterizzate da un atteggiamento, scarsamente, collaborativo delle vittime. Nessuna di loro, infatti, ha denunciato i fatti, rifugiandosi in condotte reticenti non favorendo, così, le progressioni investigative.
L’attività investigativa avrebbe consentito, peraltro, di riscontrare almeno cinque tentativi di estorsione in danno di imprenditori locali, che operano nel settore alimentare, della ristorazione e terziario, a cui era stata imposta la consegna di circa 500 euro mensili in cambio di protezione, cinque estorsioni consumate in danno di imprenditori, operanti nel settore della compravendita auto o commercio pellet, e di privati cittadini entrati in conflitto con gli interessi dell’organizzazione, per un totale di circa 19 mila euro.
L’associazione mafiosa, come ampiamente documentato, avrebbe integrato quelle tipiche condotte sia di affiliazione che di permanenza nel gruppo, nel rispetto di regole che il capo dell’organizzazione avrebbe imposto secondo il rigore che caratterizza le organizzazioni criminali mafiose e consistenti nella inviolabilità del vincolo familiare, il divieto all’uso di droghe, cautela nell’utilizzo della violenza nei riguardi di estranei ai circuiti malavitosi e rispetto delle donne dei partecipi detenuti.