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Cronache
Blitz antimafia in Puglia: criminali sui social e gli interrogatori. Esclusivo
Auto dei Carabinieri

Blitz antimafia in Puglia, interrogatori di garanzia: in silenzio davanti al gip. La redenzione di Bryan Maggi

“Grazie gip, grazie pm, non volevo più quella vita”: è la redenzione di Bryan Maggi di Brindisi, uno dei 22 arrestati nell’inchiesta antimafia in Puglia che prende il nome “The Wolf”, durante gli interrogatori di garanzia che si sono svolti nella giornata del 20 luglio dinnanzi al gip Maria Francesca Mariano.

L’operazione antimafia è stata condotta dal Nor al comando del tenente Alberto Bruno, da cui l’inchiesta prende il nome, “The Wolf” (Lupo era il nome dell’ufficiale durante la sua militanza al Ros), della compagnia di San Vito dei Normanni guidata dal capitano Vito Sacchi, coordinati dal pm della direzione distrettuale Antimafia di Lecce, Carmen Ruggiero.

L’inchiesta, definita “dettagliatissima e assai curata in ogni particolare”, ha fermato l’ascesa dello spietato e violento boss Gianluca Lamendola, nipote del sanguinario Carlo Cantanna ergastolo al 41bis, appartenente alla frangia mesagnese della Sacra corona unita.

Con Lamendola sono finite in carcere altre 19 persone: il padre, Cosimo Lamendola alias “Bicicletta”, (51 anni, nato a Latiano, residente a Brindisi); lo zio Rosario Cantanna (49 anni, di Mesagne); Luca Balducci alias “Luchino” (29 anni, di Corato); Roberto Calò alias “Carvignulo” (40 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni); Angelo Potenzo Cardone alias “Jackie Chan” (36 anni, nato a Cisternino, residente a Fasano); Pancrazio Carrino alias “Stellina” (41 anni, nato a Mesagne, residente a San Pancrazio Salentino); Maurizio D'Apolito (46 anni, nato a Milano, residente a Torre Santa Susanna) Adriano De Iaco alias “Lu Meccanico”, (33 anni, nato a Mesagne, residente a San Vito Dei Normanni); Alessandro Elia (40 anni, di Brindisi); Domenico Fanizza alias “Fcazz” (41 anni, di Fasano); Renato Loprete (47 anni, nato a Putignano, residente a Fasano); Bryan Maggi “Lu Biondo” (33 anni, di Brindisi); Gionathan Manchisi (42 anni, nato in Germania, residente a Monopoli); Adriano Natale (41 anni, nato in Germania, residente a Carovigno); Domenico Nigro (23 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni); Giovanni Nigro alias “Lu Macu o Binocolo” (54 anni, di San Vito Dei Normanni); Giuseppe Prete alias “Vaccaredda o Ovi” (49 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni); Giulio Salamini (44 anni, di Taranto); Francesco Turrisi alias “Ciccio” (47 anni, nato a Ostuni, residente a San Vito Dei Normanni); Noel Vergine alias “Puma” (35 anni, nato a Taranto, residente a San Vito Dei Normanni). Ai domiciliari: Angelo Roccamo detto “Lino” (77 anni, di Brindisi).

Gli arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, eccetto Maurizio D’Apolito e Giuseppe Prete che si sono dichiarati estranei ai fatti.

Mentre, Bryan Maggi, cui il collaboratore di giustizia Andrea Romano ha passato il testimone per il comando del clan Romano- Coffa che avrebbe dovuto contrastare il clan Lamendola- Cantanna, non solo si è messo sotto al boss della frangia mesagnese, ma ha anche ringraziato il gip Maria Francesca Mariano e il pm Carmen Ruggiero per averlo arrestato perché stanco di quella vita, avendo la moglie e il suocero avviato attività legali.

I nomi degli avvocati difensori: Giuseppe Presicce, Giacomo Serio, Andrea D'Agostino, Giancarlo Camassa, Cinzia Cavallo, Michele Arcangelo Iaia, Mauro Durante, Vincenzo Nacci, Francesco Sozzi, Antonio Maurino, Livio Di Noi, Luigi Marinelli, Aldo Di Tommaso e Fabio Bisceglie.

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