Cronache

Bologna, per 23 bambini NoVax il Comune decide: niente nido e materne

Arriva la decisione di non consentire l'ingresso a scuola per 23 bambini che le famiglie hanno deciso di non vaccinare

Lotta serrata contro i NoVax da parte del Comune di Bologna: senza vaccini obbligatori non si entra a scuola

Il Comune di Bologna ha deciso che 23 bambini, 15 della scuola dell’infanzia e 8 del nido, hanno perso definitivamente il loro posto nelle liste per frequentare una scuola comunale. Il perché è presto spiegato: nessuno dei ventitré bambini è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie da parte delle famiglie come specificato nel CorSer. Il provvedimento si è reso necessario dopo che, nonostante le numerose sollecitazioni da parte del Comune iniziate l'anno scorso e quando avvisati della decadenza definitiva, i genitori hanno scelto di non presentarsi all’Ausl per sottoporre i loro figli alle vaccinazioni indispensabili per l'ingresso nell'elenco e dunque nella scuola.

L'amministrazione, data la situazione sanitaria già estremamente delicata dovuta all'epidemia da Covid-19, ha ritenuto di non poter attendere oltre, giudicando necessario mettere al primo posto la salute dei bambini come spiega l’assessora alla Scuola Susanna Zaccaria sul Corriere della Sera: "Non potevamo continuare a concedere ad alcuni non in regola di usufruire di un servizio a discapito di bambini immunodepressi costretti a stare a casa, perché messi a rischio da bambini non vaccinati."

"È molto spiacevole non fare andare un bambino al nido o alla materna ma mai come adesso tutti gli aspetti che riguardano la salute hanno assunto un’importanza clamorosa", sottolineando che anche se il numero è contenuto in quanto su 9000 richieste solo 23 sono state escluse, questa scelta:" è frutto del lavoro degli anni scorsi che ha visto diffide, comunicazioni, insistenza da parte dell’amministrazione che non ha mai mollato. C’è stata un po’ di incredulità, quando abbiamo comunicato la decadenza del posto, alcuni pensavano che non l’avremmo fatto davvero. E invece facevamo sul serio. Abbiamo tentato di tutto, ma poi se non si è in regola, basta".

Il Comune mette in evidenza come questa decisione non è stata presa a cuor leggero, ritenendola "un fallimento anche nostro se alcuni cittadini non siamo riusciti a convincerli".