Cronache
Bologna, nessun vulnus alla potestà genitoriale ma solo la tutela del minore
La decisione del tribunale di Bologna di sospendere la potestà genitoriale è conforme alla Convenzione Onu su diritti del minore
Bologna, i genitori bloccano l'intervento al figlio perchè chiedono sangue No Vax. Potestà sospesa
Nella vicenda del piccolo di Bologna che deve subire un intervento chirurgico urgente al cuore si scontrano due filoni di pensiero. Uno che vede il genitore quale ”dominus” assoluto nell’assumere le decisioni che coinvolgono la vita del figlio, l’altra che vede nell’urgenza dell’intervento un limite alla potestà genitoriale. Si ricorderà che i genitori chiedono che l’intervento sia effettuato attraverso trasfusioni di sangue di soggetti che non sono stati sottoposti alla vaccinazione anticovid
Volendo ricondurre la vicenda sul piano strettamente giuridico va richiamato quanto previsto dalla Convenzione sui diritti del minore del 1989, ratificata in Italia nel 1991, secondo la quale le decisioni che involgono gli interessi di minore sia che vengano prese dai genitori, sia da qualsiasi altro organo a ciò preposto sono subordinate al perseguimento del “superiore del superiore interesse del minore”.
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In altri termini nel contemperamento tra l’interesse dei genitori ad esercitare la propria potestà e la valutazione medica secondo cui l’intervento operatorio è indifferibile e urgente, il giudice ha valutato che il superiore interesse del minore, coincidente con la garanzia del diritto alla salute, prevalesse sulla decisione dei genitori.
Peraltro, si tratta di una decisione in linea con la giurisprudenza prevalente, che fa sempre ricorso a tale principio a tutela del minore per metterlo al riparo da scelte che possono arrecargli danno, anche nei casi in cui nei siano protagonisti della scelta i genitori. Pertanto, nessun vulnus alla potestà genitoriale, ma solo la tutela della salute di un minore quale diritto preminente.