Cronache
Bonus bici: pochi fondi a disposizione, la metà delle richieste è a rischio
I fondi disponibili sono solo 210 milioni, il 4 novembre si rischia un click-day, solo i più veloci a collegarsi lo otterranno
Bonus bici: pochi fondi a disposizione, la metà delle richieste è a rischio
Il bonus bici rischia di fare la fine di un concerto con biglietti in vendita solo online. Il 4 novembre sarà la data per inoltrare le richieste, ma i soldi sono pochi e le domande tante, in molti non riusciranno ad ottenere il rimborso. Un appuntamento molto atteso, - si legge sul Messaggero - visto il boom di vendite di biciclette, monopattini, overboard e segway. Ma dopo quattro mesi di slittamento dell'avvio del portale, uno scontro tra il ministero dell'Ambiente e il Mit e qualche «intoppo amministrativo» ammesso anche dal ministro Sergio Costa, il tanto agognato via libera ai rimborsi rischia di trasformarsi in una mezza beffa. Non tanto perché il rimborso non ci sarà. Prima o poi, anche chi dovrà aspettare il 2021 potrà contare su un recupero fino a 500 euro, pari al 60% dell'acquisto.
Ma, nonostante i grandi sforzi del ministro Costa per recuperare più fondi, e nonostante le rassicurazioni fino a pochi giorni fa, la data del 4 novembre si trasformerà in un click-day considerando i 210 milioni di risorse disponibili. Ci sarà inevitabilmente una corsa alle richieste. E probabilmente soltanto la necessità di accedere alla piattaforma tramite Spid potrà rallentare la valanga di domande. Saranno soddisfatte le richieste in ordine di inserimento e non, come ventilato da qualcuno, seguendo la data della fattura presentata. Solo a maggio gli acquisti di bici è tato di 540 mila unità, si presume - prosegue il Messaggero - che entro la fine dell'anno si possa arrivare a oltre 1,5 milioni. Di questi solo 650 mila potranno ottenere il bonus.