Cronache
Borsellino, rinvenuti i nastri con le intercettazioni dei fratelli Buscemi
La rivelazione della Presidente della Commissione nazionale antimafia durante l'audizione dell'ex pm Gioacchino Natoli
Strage Borsellino, sono stati trovati nella Procura di Palermo i nastri con le intercettazioni dei fratelli Buscemi, gli impreditori vicini a Totò Riina
Sono stati trovati negli archivi della Procura di Palermo i nastri contenenti le intercettazioni dei fratelli Nino e Salvatore Buscemi, imprenditori mafiosi vicini a Totò Riina, divenuti soci del gruppo Ferruzzi di Raul Gardini. A rivelarlo è stata la Presidente della Commissione nazionale antimafia Chiara Colosimo, all'inizio dell'audizione dell'ex pm Gioacchino Natoli, storico componente del pool antimafia di Giovanni Falcone.
"A seguito di specifica richiesta la Procura ha fatto pervenire una nota per spiegare che i nastri erano conservati negli archivi dell'ufficio ma che non è stato possibile reperire tre dei 4 brogliacci riferiti a quelle intercettazioni". Nel giugno di 31 anni fa Natoli chiese e ottenne per i fratelli Buscemi l’archiviazione in un’inchiesta per riciclaggio, nata su input della Procura di Massa Carrara, che indagava sulle infiltrazioni di Cosa Nostra nelle cave di marmo. Una vicenda di cui ha parlato recentemente Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino e legale dei figli del giudice ucciso in via D’Amelio. L’avvocato, in audizione Antimafia, ha collegato l’indagine sui Buscemi a quelle del Ros di Mario Mori su mafia e appalti, indicandole come il movente segreto della strage Borsellino. E sottolineando che Natoli, oltre all’archiviazione, chiese pure di smagnetizzare le intercettazioni e distruggere i brogliacci.
Gioacchino Natoli ha chiesto di essere audito "per chiarire alcune circostanze" dopo le audizioni in Commissione antimafia" in cui era stato fatto riferimento a un provvedimento sottoscritto dal dottor Natoli nel 1992 con cui veniva dato l'ordine di distruggere nastri e intercettazioni in un procedimento proveniente da Massa Carrara sulle cointeressenze dei fratelli Buscemi", ha spiegato la Presidente Colosimo. L'ex pm Natoli ha fatto pervenire alla Commissione una attestazione della Procura da cui si evince che "quelle bobine e quei brogliacci non sono stati distrutti ma dovrebbero essere conservati negli archivi della Procura".
Gioacchino Natoli sui fratelli Buscemi: "Mere ipotesi fatte passare come vere"
"Sono stati narrati come fatti veri quelle che erano soltanto mere ipotesi investigative se non addirittura dei semplici sospetti. Tanto è vero che tali ipotesi investigative non si sono mai tradotte in una imputazione dei fratelli Buscemi. E' stata un'opera di destrutturazione storica". E' la denuncia dell'ex pm Gioacchino Natoli nella sua audizione davanti alla Commissione nazionale antimafia. L'ex componente del pool antimafia di Giovanni Falcone ha parlato in particolare della vicenda dei fratelli imprenditori Buscemi su cui aveva indagato nel 1992.