Cronache

Bruti Liberati, toto successore. Boccassini in lizza, idea "esterno"

Dopo il via libera del Csm al pensionamento di Bruti Liberati parte la corsa alla poltrona di procuratore di Milano. Dopo il via libera del Csm al pensionamento di Bruti Liberati parte la corsa alla poltrona di procuratore di Milano. Ilda Boccassini in lizza insieme a Greco e altri. Ma cresce l'ipotesi di un "esterno". E' notizia di qualche giorno fa, infatti, il via libera al pensionamento dell'attuale procuratore capo di Milano.

Il plenum del Csm ha deliberato il suo "collocamento a riposo per raggiunti limiti d'eta'", dal 16 novembre prossimo. Era stato lo stesso Bruti a comunicare, all'inizio dell'estate con una lettera ai magistrati del suo ufficio, la sua decisione di andare in pensione subito dopo la chiusura dell'Expo senza utilizzare la proroga di un anno data dal governo ai magistrati che dirigono uffici giudiziari che hanno già compiuto 70 anni. E così sarà.

Ovviamente è subito partito il toto successore. Le candidature interne ci saranno e non saranno poche. Molto probabile che scenda in campo Ilda Boccassini, responsabile della Direzione distrettuale antimafia e da sempre in ottimi rapporti con Bruti Liberati. La nomina della Boccassini garantirebbe una profonda continuità con il lavoro fatto negli ultimi anni dalla procura milanese ma potrebbe anche essere vista "troppo politica" da qualcuno, soprattutto in ambienti berlusconiani.

Sono anche altre le possibilità "interne". Circolano i nomi di Francesco Greco, responsabile del pool sui Reati finanziari, Alfredo Nobili, alla guida del dipartimento Omicidi e reati di strada, e di Maurizio Romanelli, che è attualmente impegnato nel coordinamento del pool Antiterrorismo.

Ma secondo indiscrezioni, il Csm potrebbe questa volta optare per un nome "esterno", un magistrato non attualmente impegnato all'interno della procura di Milano. Una decisione forte, dopo molti anni di guida interna, che potrebbe far storcere il naso a più di un inquilino della procura milanese. Ma l'organismo di autocontrollo della magistratura potrebbe in questo modo dare un segnale forte dopo gli ultimi mesi fatti di continue liti a suon di carte bollate tra Bruti Liberati e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Un "papa straniero" potrebbe essere il segno, impartito dall'alto, che qualcosa dovrà cambiare. Non resta che aspettare la pubblicazione del bando per la nomina più ambita dei prossimi mesi.