Cronache
Cristiano Lucarelli: "Proibire le scommesse nelle serie minori"
di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
L'ex centravanti Cristiano Lucarelli (capocannoniere della Serie A nel 2005) commenta con Affaritaliani.it il nuovo scandalo calcioscommesse: "Ormai il calcio è usato solo come uno strumento di business. Nelle serie minori c'è tanta povertà".
Nuovo scandalo scommesse e l'indagine sui diritti tv. Che cosa la fa più arrabbiare?
Non mi fa arrabbiare niente. In Italia ormai siamo abituati a tutto, perché mi dovrei arrabbiare? La malavita si organizza dove c'è povertà e oggi nelle serie minori del calcio italiano ci sono tante problematiche. Non mi meraviglia dunque se ci sono state delle infiltrazioni nella Lega Pro.
Secondo lei queste cose sono sempre successe oppure è un preciso momento storico?
Credo che sia un preciso momento storico. La nascita delle agenzie di scommessa legalizzata ha portato a questo tipo di situazioni.
Dovrebbero essere proibite le scommesse nelle serie minori?
Assolutamente sì, sarebbe un bel deterrente e un bel passo avanti.
Che cosa è cambiato oggi rispetto al calcio di qualche anno fa?
Prima con una carriera di Serie C potevi pensare di costruirti un futuro per te e per la tua famiglia. Oggi non è più così.
Qual è il problema maggiore del calcio di oggi?
Il fatto che non ci sono più presidenti tifosi. Soprattutto nelle serie minori ci sono troppe persone che utilizzano il calcio solo come uno strumento di business. In linea generale non ci sono più veri appassionati di calcio. Lo sport non può essere solo ed esclusivamente legato a degli interessi economici.
Dopo Thohir sembra che anche il Milan sia in vendita. Gli investitori stranieri possono portare qualcosa di positivo?
Sicuramente sì. Ma il problema sono le serie inferiori, non la Serie A. Bisogna ridare la dignità perduta alla Lega Pro.
Che cosa si prova, da ex calciatore, a leggere di situazioni come quelle descritte dai magistrati di Catanzaro?
A me non piace fare il moralizzatore. In Italia siamo bravissimi a fare demagogia ma poi dopo aver puntato il dito per qualche giorno torniamo sempre a fregarcene dei problemi. Io voglio interrogarmi sui motivi veri e sulle cause. E' troppo facile sparare contro qualcuno e unirsi al coro degli indignati. Invece vanno compresi i motivi per poter intervenire in maniera seria e decisa.
Le è mai capitato di trovarsi in situazioni del genere quando giocava?
Onestamente no. Quando leggo queste cose mi sembra di sognare: chissà, magari ero io che dormivo...