Cronache

Caloriferi guasti, alunna in ipotermia ma Valditara pensa ai salari dei prof

Forse il ministro dovrebbe focalizzare l'attenzione sui problemi strutturali della scuola, primo fra tutti l'inefficienza dell'edilizia scolastica

Alunna in ipotermia, l'impianto di riscaldamento a scuola non va. E Valditara sproloquia sugli stipendi dei prof

Una bambina di quinta elementare della scuola "Emanuela Loi" in via Dogali a Palermo, si è sentita male per il freddo, ha cominciato a tremare e a sentire le gambe intorpidite. É stata soccorsa dal 118 e portata in ospedale per ipotermia.

Questo episodio fa riflettere: è recentissima la proposta del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara di rendere variabili gli stipendi dei docenti a seconda della regione in cui vivono. Viene da chiedersi se, prima di ipotizzare riforme sugli stipendi, non sarebbe il caso di focalizzare l'attenzione e l'agire sui problemi strutturali della scuola italiana, primo fra tutti l'inefficienza dell'edilizia scolastica

Legambiente ed Ecosistema Scuola, nel rapporto 2021 (il più recente che abbiamo), ci dicono che dal 2014 al 2020, su 6.547 progetti previsti, 4.601 sono stati finanziati e solo 2.121 portati a termine. Numeri che testimoniano le difficoltà incontrate dagli enti locali, e che possiamo tradurre anche con la differenza che intercorre tra l’importo stanziato per la realizzazione delle opere e la spesa effettiva.

Su un campione di 6.156 edifici in 87 comuni capoluogo di provincia, frequentati da circa 1,2 milioni di studenti, risulta che circa il 58% delle scuole non ha certificazioni base come l’agibilità. Ricade in area sismica 1 e 2 il 43% delle scuole, di cui solo poco più del 30% è costruito con la tecnica antisismica. Più dell’87% degli edifici è sotto la classe energetica C. Non è stato ancora bonificato l’amianto in 145 edifici (in gran parte al nord) di quelli oggetto d’indagine, frequentati ogni giorno da 28.500 studenti. La metà delle scuole non ha impianti per lo sport e solo il 55% circa ha la mensa scolastica.

Nell'istituto palermitano i riscaldamenti sono spenti per un guasto e da qualche giorno e le temperature si sono abbassate molto. Il segretario della Flc Cgil (il sindacato di chi lavora nella scuola) di Palermo, Fabio Cirino, esprime solidarietà alla dirigente scolastica Rosaria Corona dell'istituto "Emanuela Loi", alla piccola studentessa, a tutti gli studenti, e a tutti i dirigenti scolastici che "nonostante l'abnegazione e l'enorme lavoro che svolgono ogni giorno si sentono spesso soli e abbandonati in trincea a combattere contro le inefficienze delle strutture edilizie scolastiche. Se il guasto c'è, è segnalato da tanto tempo, e accade un incidente, che altro c'è da fare, se non essere costretti a chiudere la scuola?".     

Le reazioni politiche

"Il caso dell'alunna di quinta elementare che a Palermo è andata in ipotermia perché nella sua scuola non funziona il riscaldamento è emblematico della situazione insostenibile che vivono molti nostri studenti in alcuni istituti. La vera priorità è questa: restituire dignità alle scuole partendo dal rendere gli edifici scolastici dei luoghi sicuri, accoglienti e privi di rischi per i nostri ragazzi. Peccato che invece al governo ci sia chi come Valditara perda tempo a sproloquiare sul riesumare le gabbie salariali dando più soldi a chi lavora al Nord, o chi come Salvini parli della prima pietra del Ponte sullo Stretto. Sono persone scollegate dalla realtà": così il deputato del Movimento 5 Stelle in commissione istruzione, Gaetano Amato, ha commentato l'episodio di cronaca e la recente proposta del ministro Valditara.

“Quanto accaduto nella scuola Emanuela Loi di Palermo, dove una bimba frequentante la quinta elementare ha dovuto subire le conseguenze dei guasti al riscaldamento, è assurdo e inaccettabile. La piccola, a causa del freddo glaciale in aula, ha iniziato a tremare e a sentire le gambe intorpidirsi, tanto da dover essere soccorsa dal personale del 118. Questo episodio dimostra la negligenza da parte del Comune di Palermo, guidato dal Centrodestra, che nonostante i solleciti della Preside e del Prefetto, non sono intervenuti.

Non è accettabile che in un'epoca in cui si parla sempre di sicurezza e di diritti dei bambini, questi vengano messi a rischio a causa di una questione tanto basilare quanto essenziale come il riscaldamento a scuola. Così come non è accettabile che la preside sia costretta a chiudere il plesso a causa di una mancanza di interventi da parte delle autorità competenti!  L'auspicio principale è quello che la piccola stia bene e che si rimetta al più presto, ma chiediamo con forza che il Comune intervenga immediatamente per risolvere la situazione, come in tutte le scuole della città e garantire il diritto all'istruzione in sicurezza e dignità”. Così, sui social, la deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle Daniela Morfino.

Valentina Chinnici, palermitana, deputata regionale del Pd e presidente del Centro nazionale iniziativa democratica degli insegnanti, definisce "agghiacciante" la proposta degli stipendi differenziati nella scuola e dichiara: "Il ministro Valditara parla di stipendi diversificati per gli insegnanti e di finanziamenti privati, quando il sistema di istruzione pubblico soffre già di disparità e di diseguaglianze inaccettabili. Non esistono livelli essenziali di prestazione e occorrerebbero parametri uniformi di prestazione, di strutture e dotazioni in tutto il paese, che purtroppo non ci sono. Non possiamo più a lungo tollerare soluzioni che rischiano solo di far aumentare il gap esistente tra Sud e Nord, penalizzando sempre il Mezzogiorno. La scuola, infatti, è disegnata dalla Costituzione come un fattore di coesione nazionale".

La replica del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla

"L'amministrazione sta provvedendo rapidamente a riportare alla normalità la situazione". Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a proposito della bambina andata in ipotermia a causa dei riscaldamenti guasti: "La situazione delle scuole - spiega Lagalla - è nota. Ha accumulato ritardi di manutenzione e, quindi, con problemi gestionali non banali che l'amministrazione sta provvedendo a risolvere, sia erogando direttamente somme a favore degli istituti scolastici, sia nell'ambito di un accordo quadro che, a seguito dell'approvazione del bilancio, questa Amministrazione, è stata in grado di avviare". Il primo cittadino del capoluogo siciliano parla di un "guasto improvviso all'impianto di riscaldamento", ma è il segretario della Flc Cgil, Fabio Cirino, a sottolineare che la dirigente scolastica "aveva segnalato il problema dell'impianto di riscaldamento inutilizzabile ripetutamente e, addirittura, nemmeno i solleciti da parte della prefettura hanno consentito la risoluzione del problema".