Cronache
Cannavacciuolo: manuale pratico di autodifesa

Cannavacciuolo ormai è dappertutto: dai giornali alla Tv
Da qualche tempo si assiste ad una presenza incombente in ogni senso e cioè Antonino Cannavacciuolo ha fiutato l’aria italica e si è gettato a capofitto nei media sperando forse di essere confuso con il cattolicone Mario Adinolfi fisicamente identico potremmo dire separati alla nascita.
Diciamo che si aiutano l’un con l’altro.
Dunque dicevamo del cuoco napoletano.
Non c’è giorno che non ce lo si trovi r ritrovi davanti in forma o di articolesse o di colonne laterali, come oggi sul Corriere della sera, in cui lo scaltro cuoco di rifila il suo ultimo libro di cucina manco fosse l’enciclopedia Treccani.
Il Corriere poi pare essersene innamorato visto che oltre la pubblicità in prima pagina lo scorso 6 gennaio, giorno della Befana, c’è stata addirittura una intervista al possente cuocone partenopeo in cui Canna ci raccontava della sua infanzia tra i fornelli e di un cuoco che lo menava e il padre era contento mentre la madre si preoccupava.
E poi ci dice di quando andava a vedere al San Paolo Maradona sciogliendosi come un gelato in un forno per i tocchi sapienti e qualche volta magici del campione argentino.
Ma Canna è venuto su forte e si nutre (e si vede) bene.
E qui bisognerebbe parlare anche di modi e mode italico -o occidentali come quella terribile di Masterchef e cioè trasmissioni - spettacolo nate negli Usa con il solo scopo di umiliare i concorrenti facendogli credere di essere in un plotone di marines.
L’Occidente è pieno di queste fissazioni fastidiose e madaiole.
Forse qualche volte dovremmo fermarci a riflettere che senso ha elogiarle ancora.