Cronache

Carceri, scontro giudici-Bonafede: il boss Zagaria resta ai domiciliari

Il tribunale di Sassari ha accolto l'istanza del fratello del capoclan dei Casalesi: "interferenza illegittima nel potere giudiziario". Deciderà la Consulta

Carceri, scontro giudici-Bonafede: il boss Zagaria resta ai domiciliari

La vicenda dei domiciliari concessi ai carcerati nel periodo del Coronavirus, non si sgonfia, anzi torna di stetta attualità dopo la decisione del tribunale di Sassari, che ha accolto la domanda del boss dei Casalesi Pasquale Zagaria, confermando gli arresti domiciliari. Secondo i magistrati, - si legge sul Giornale - Zagaria, detto "Bin Laden" e fratello del capoclan Michele che era al 41 bis - può restare ai domiciliari nella sua casa a Pontevico, in provincia di Brescia, curandosi in un vicino ospedale, perché il decreto di Bonafede potrebbe rappresentare una illegittima interferenza nel potere giudiziario del potere esecutivo. Ma, proseguono i giudici nelle 25 pagine di dispositivo della decisione, il decreto del Guardasigilli ha aperto la porta a una rivalutazione che, per il tribunale di Sorveglianza, «oltre a non essere rispettoso del termine, contiene preoccupanti aspetti di limitazione della sfera di competenza dell’autorità giudiziaria e una riduzione della tutela dei diritti fondamentali alla salute e all'umanità della pena».Quanto basta per sollevare la questione di illegittimità costituzionale alla Consulta e stoppare il ritorno il carcere del boss, che resterà dunque agli arresti domiciliari.