Cronache

Carofiglio: "Io campione di karate. Quanti bulli ho menato"

Carofiglio, "Quanti bulli ho menato...". E sull' auto sospensione di Lotti afferma: "Scelta incomprensibile, Zingaretti doveva essere più duro"

Ha abbandonato la magistratura per dedicarsi interamente alla scrittura. Ma non ha tradito l’altra sua passione: il karate, di cui è cintura nera. “C’è stato un periodo in cui sono  rimasto coinvolto in numerose risse. Sembro pacato, però l’apparenza inganna”.

Scrittore, ex magistrato ed ex parlamentare Gianrico Carofiglio si apre a 360° in un’intervista fiume rilasciata a Luca Telese per Panorama e riportata parzialmente su La Verità. La prima domanda è sullo “scandalo del Trojan” e sull’auto sospensione di Luca Lotti dal Pd e a cui Carofiglio risponde severamente: “Scelta incomprensibile e poco seria” – criticando anche il segretario del Pd Zingaretti – “Stimo e ho votato Zingaretti ma mi aspettavo più durezza e nettezza di fronte a fatti di questa gravità”.

Carofiglio, che è spesso ospite nel salotto della Gruber come implacabile censore di Salvini, è anche ideatore di una nuova dottrina: ‘il karate verbale’, nato dalla passione per il karate e dall’alta dimensione culturale dello scrittore che dice: “Sono sedotto da una massima di Gichin Funakoshi ‘Sconfiggere il nemico senza combattere è l’abilità suprema’” – e continua – il combattimento in strada è diverso da quello in palestra, se non sai dare un pugno ti spacchi una mano. L’ex magistrato racconta anche di quando un operaio lo ha aggredito con una pala e da cui è riuscito a difendersi “lanciandolo in aria” ma anche di quando un cazzotto sferrato male gli ha prodotto una lesione alla mano testimoniata da una cicatrice visibile che Telese nota.

Numerose le altre occasioni in cui l'ex magistrato si è trovato costretto a difendersi con le mani come quando a difesa di una collega ha mandato K.o. un borseggiatore travolgendolo sui tavolini del bar o quando è stato aggredito da un'automobilista che è finito per essere percosso dallo stesso Carofiglio. Il quale assicura: "Ho subito avvertito la polizia".