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Caso Comune Bari, la chat Pisicchio-D'Adamo: "Ho parlato anche con Anita..."

Di Redazione Cronache

L'ex titolare del Bilancio al Comune D'Adamo, voleva che l’appalto sul servizio tributi fosse gestito da una ditta amica. Le intercettazioni

Comune Bari e Regione Puglia, le intercettazioni che svelano gli intrecci per le gare d'appalto

Prosegue l'inchiesta che ha travolto il Comune di Bari e la Regione Puglia. Dalle chat agli atti dell'indagine che ha portato tra gli altri anche all'arresto dell'ex assessore regionale Alfonso Pisicchio, accusato di corruzione e turbativa d’asta, emergono particolari inediti. Anche l’ex assessore comunale al Bilancio, Alessandro D’Adamo, - riporta Repubblica - era interessato affinché la gara comunale per la gestione del servizio tributi, aggiudicata nel 2020, andasse a buon fine. Ovvero che fosse assegnata a una ditta "amica degli amici". Il dirigente comunale Francesco Catanese - stando alle indagini effettuate dalla Guardia di finanza e lo riporta Repubblica - sarebbe stato l’uomo chiave della presunta turbativa d’asta, messa in piedi per far assegnare all'azienda amica l’appalto da 5 milioni e mezzo di euro per la riscossione di Tarsu, Tari, Tares e Ici-Imu nella città di Bari.

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Il nome di D’Adamo, al quale il sindaco Antonio Decaro ha revocato il mandato dopo la perquisizione del 15 aprile nell’ambito di un’inchiesta per truffa, compare (ma non da indagato) anche nell’indagine che il 10 aprile ha fatto finire ai domiciliari Riefoli, insieme con l’ex assessore regionale Alfonso Pisicchio. Sono molte le chat riportate negli atti dell’inchiesta sui Pisicchio e hanno come protagonisti soprattutto D’Adamo e Catanese. Le loro interlocuzioni erano obbligate, considerato che a partire dal 2017 D’Adamo era assessore al Bilancio e tributi e Catanese dirigente della Ragioneria.

Ma l’assessore - prosegue Repubblica - era anche uomo cresciuto nell’orbita politica di Alfonso Pisicchio e di Anita Maurodinoia, fondatrice di “Sud al centro” insieme con il marito Sandro Cataldo e dopo l’arresto di quest’ultimo, dimissionaria dall’incarico di assessora regionale ai Trasporti. E con entrambi manteneva rapporti strettissimi, sfruttandone l’influenza politica. Tanto che di fronte alle rimostranze di Catanese per la mancata assegnazione del premio di risultato nel 2017, lo rassicurava dicendo che avrebbe chiesto l’intervento dei suoi dominus: "Ho parlato con Alfonso, che parlerà con il sindaco", diceva a ottobre. E qualche giorno dopo: "Ho parlato anche con Anita".