Cronache

Caso Daisy, la ex (?) grillina Mannoia contro Salvini: "Ministro della paura"

Marco Zonetti

In un tweet la cantante si scaglia contro il Ministro dell'Interno. Non una parola però sul presidente Conte e su Luigi Di Maio, il suo premier ideale

Il caso di Daisy Osauke, l'atleta italiana colpita da un uovo lanciato da un'auto a Torino, ultima di varie aggressioni (di cui una finita tragicamente ad Aprilia) a persone di colore, ha fatto gridare all'emergenza razzismo nel nostro Paese.

Fra le voci indignate che si sono levate per denunciare la deriva xenofoba, c'è anche quella di Fiorella Mannoia  che in un tweet ha tuonato: "Ma che 'razza' di gente siete? Il lavoro del 'ministro della paura' sta dando i suoi frutti, ci si è messo d’impegno, giorno dopo giorno. Complimenti! Ora sarà soddisfatto".

L'allusione feroce è lampante: l'artista si riferisce a Matteo Salvini. Certo, la Mannoia ha tutto il diritto di scagliarsi contro chi ritiene più opportuno, ma nessuno si è dimenticato quanto in questi anni abbia fatto da supporter entusiasta al Movimento 5 Stelle e in primis a Luigi Di Maio, che in un post accorato di qualche anno fa definiva il suo "Presidente del Consiglio". 

L'avevamo già scritto nell'articolo twittato dallo stesso Salvini qualche giorno fa, nello scalpore generale per quel "Tanti nemici, tanto onore" con il quale l'aveva corredato. I fino a ieri(?) sostenitori del m5s, i "grillini ad honorem" come la stessa Mannoia insomma, scaricano tutto l'arsenale di contumelie contro il Ministro dell'Interno, ma preferiscono glissare silenti sul presidente Conte e su Luigi Di Maio (che di Salvini è l'omologo vicepremier).

Vorremmo ricordare loro che l'attuale capo dell'esecutivo è Giuseppe Conte, del m5s, ed è lui in ultima analisi il responsabile delle politiche governative, anche di quelle di Matteo Salvini. Quanto a Di Maio, non ci risulta che si sia smarcato dal suo omologo: anzi, lo ha sostenuto dichiarando che non esiste emergenza razzismo e che quelli di coloro che temono l'escalation razzista sono tutti strumentali attacchi a Salvini.

Dalla Mannoia, tuttavia, non si legge un solo rigo né si ode un flebile fiato di voce sul fatto di essere stata una groupie accanita dei grillini fino a pochissimo tempo fa. A conferma della nostra tesi, secondo la quale la Sinistra che si scaglia contro il vicepremier leghista e che per anni ha sostenuto il m5s ora alleato del Carroccio risulta poco credibile e autrice di attacchi scomposti; attacchi che, salvando i grillini da una parte e ingiuriando Salvini dall'altra, finiscono soltanto per giovare a quest'ultimo mediaticamente e nei consensi. 

Abbiano dunque il coraggio di prendere posizioni contro i loro beniamini che tanto hanno sostenuto o tacciano, facendo miglior figura. 

Intanto, Matteo Salvini ha risposto ironicamente al tweet della Mannoia: "Fiorella, pensa al cielo d'Irlanda e canta che ti passa".