Cronache

Caso Di Donna, la telefonata di Bertolaso ad Arcuri per raccomandare Buini

L'ex capo della Protezione Civile avrebbe chiamato il commissario per agevolare nella gara per le mascherine l'imprenditore da cui è partita l'inchiesta

Di Donna, la telefonata di Bertolaso ad Arcuri per raccomandare Buini

Il caso Di Donna diventa sempre più intricato. Spuntano ogni giorno nuove figure coinvolte nell'intrigo del presunto traffico illecito di mascherine. Di Donna ed Esposito - si legge su Repubblica - sono accusati dalla procura di Roma di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di influenze, perché dicevano di essere collaboratori dell’allora premier Conte e di Arcuri (entrambi non indagati) e, dunque, di poter influire sull’assegnazione degli appalti Covid. Sappiamo dagli atti dell’inchiesta che Buini, 35 anni, sul finire del marzo 2020 ottiene un primo appalto dal Commissario per un milione di mascherine chirurgiche. Tra aprile e maggio tratta una seconda maxi-commessa da 160 milioni di pezzi, affidandosi questa volta a Di Donna ed Esposito.

Il 5 maggio 2020, - prosegue Repubblica - contestualmente alla riunione nello studio Alpa, Arcuri riceve una chiamata da Bertolaso. L’ex capo della Protezione civile sta lavorando con la Regione Lombardia alla costruzione del Covid-hospital alla Fiera e, al telefono, presenta Buini come imprenditore affidabile nonostante a Perugia sia già coinvolto in un paio di procedimenti penali per attività connesse alle sue aziende. La sera del 5 Buini scrive una mail al Commissario. «Ci siamo sentiti per tramite di Guido Bertolaso...», è l’incipit della missiva (acquisita dai pm) che prosegue con i dettagli della fornitura che, a dire di Buini, la sua Ares Safety può garantire. Dimenticandosi di citare le due ispezioni Nas e Gdf. E le quattro indagini in cui, attualmente, è coinvolto.