Cronache
Caso Eni Nigeria, Spadaro e De Pasquale indagati per avere omesso un video
Il procuratore e il pm non hanno depositato un video che "reca straordinari elementi a favore degli imputati"
Caso Eni Nigeria, Spadaro e De Pasquale indagati per avere omesso un video
Il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro sono indagati dalla Procura di Brescia con l'ipotesi di reato di 'rifiuto d'atti d'ufficio' con riferimento al processo per le presunte tangenti pagate da Eni e Shell in Nigeria in cui sono stati assolti tutti gli imputati. Lo riferiscono all'AGI fonti giudiziarie dalle quali si apprende che tra i comportamenti dei pm messi sotto osservazione c'e' "anche la vicenda del video non depositato al processo Eni", circostanza emersa ieri 9 giugno dalle motivazioni del verdetto assolutorio.
Ma, si precisa, "non è questo l'episodio più importante" sulla cui base i due magistrati sono stati indagati. La loro iscrizione origina dalle dichiarazioni rese in Procura a Brescia dal pm Paolo Storari, anch'egli indagato a Brescia ma per rivelazione di segreto d’ufficio nel caso dei verbali dell’avvocato Pietro Amara. Quest’ultimo è stato arrestato negli scorsi giorni per corruzione. Il tribunale ha deprecato il fatto che la procura non abbia presentato il video e anzi lo abbia tenuto nascosto: “scelta incomprensibile” poiché questo reperto “reca straordinari elementi a favore degli imputati”