Cronache
Caso Palamara: anche la giudice Donatella Ferranti (Dem), suggeriva le nomine
Spuntano altre intercettazioni nell'inchiesta di Perugia sul Csm, in cui avviene la sponsorizzazione di tre magistrati, tra cui anche David Ermini
Caso Palamara: anche la giudice Donatella Ferranti (Dem), suggeriva le nomine
Dalle chat contenute nelle intercettazioni del processo di Perugia sul Csm, emergono - secondo quanto riporta La Verità - nuovi retroscena. Ci sarebbe stata anche la mano di Donatella Ferranti, ex deputata del Pd e Presidente della Commissione Giustizia dal 2008 al 2018 coinvolta nel 'giochino' delle nomine. Due anni fa non è stata ricandidata e adesso è giudice della Corte di Cassazione. Secondo quanto emerge delle intercettazioni, la Ferranti avrebbe sponsorizzato almeno tre magistrati.
Il 15 novembre 2017 inizia a spingere l'attuale avvocato generale della Cassazione Francesco Salzano, al telefono con Luca Palamara, spiega le sue ragioni: "Luca, mi dicevano - riporta La Verità - che c'erano perplessità da parte vostra (Unicost ndr), nel caso sarebbe la seconda ingiustizia nei suoi confronti, io c'ero quando dopo 6 mesi dovette lasciare la segreteria generale, proprio per la sua inadeguatezza a dirigere". Il 4 marzo del 2018, propone il nome di Eugenio Turco: "Ha uno specifico interesse per la sezione di Viterbo, ti manderà un sms. E Palamara dà il via libera: "Ho visto Eugenio l'altro giorno e considerami al suo fianco". E anche sulla nomina di David Ermini come vicepresidente del Csm dice la sua: "David è persona perbene, conoscitore delle cose della giustizia, buon carattere...".