Cronache

Caso Palamara: "Sono stato io a favorire la sua nomina di aggiunto a Roma"

L'ex boss di Unicost ha appoggiato la nomina di Cascini, inducendo Colaiocco al passo indietro. "Fagliela fissare, altrimenti lo impalo in Plenum. E non scherzo

Caso Palamara: "Sono stato io a favorire la sua nomina di aggiunto a Roma"

 

Il caso Palamara non si spegne. L'ex boss di Unicost, indagato nel processo a Perugia per corruzione da quanto emerge non solo dalle intercettazioni agli atti del processo, ma in base anche a quanto dichiarato in tribunale sotto giuramento, influiva parecchio sulle nomine al Csm. Come ad esempio quella di Giuseppe Cascini come procuratore aggiunto di Roma, ai danni di Sergio Colaiocco, che - come riporta La Verità - in un primo momento presentò la domanda per la sua candidatura per quel ruolo, convinto di avere l'apoggio di Unicost, salvo poi ritirarsi anche in seguito alle pressioni del suo capocorrente che lavorava segretamente per Cascini. "Sono stato la persona che più di tutti ha favorito la sua nomina di aggiunto a Roma, che fu una nomina molto ostacolata e controversa". E' quidi lo stesso Palamara nell'interrogatorio ad ammetterlo. Si evince anche dai messaggi di Colaiocco, che in seguito alle pressioni di Palamara gli scrive: "Dopo la notte in bianco - riporta La Verità - e una pennica ristoratrice sono di nuovo lucido, quando hai un attimo chiamami così mi dici se è meglio che io revochi, anche se la riunione c'è già stata...". Palamara insiste con il pm Di Grazia per far mettere in calendario la votazione per Cascini: "Fagliela fissare, altrimenti lo impalo in Plenum. E non scherzo".