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Intesa Sanpaolo, presentato al Salone del Mobile lo studio “Le prospettive per le filiere del Made in Italy”

Roscio (Intesa Sanpaolo): “Negli ultimi anni abbiamo sostenuto le imprese clienti del Made in Italy con circa 20 miliardi di euro di finanziamenti per internazionalizzazione ed export”

di Federica Toscano

Intesa Sanpaolo al Salone del Mobile 2025: reso noto lo studio “Le prospettive per le filiere del Made in Italy” nell’ambito del talk sulle eccellenze manifatturiere e Italian Style nel mondo

In questa edizione del Salone del Mobile di Milano, Intesa Sanpaolo conferma il proprio ruolo di protagonista e partner istituzionale, rafforzando il legame tra design, manifattura e internazionalizzazione. Con il talkEccellenze manifatturiere e Italian Style nel mondo – Esperienze a confronto per la crescita sui mercati internazionali”, il Gruppo ha posto al centro del dibattito il design come elemento strategico per la competitività globale delle imprese italiane.

Secondo i dati presentati, l’Italia guida l’Europa nelle attività di design specializzato, con un fatturato di 6,3 miliardi di euro, rappresentando il 16,4% del totale UE27 e impiegando circa 70.000 addetti. Un primato che conferma il valore culturale ed economico del design all’interno del Made in Italy, capace di unire creatività, innovazione e tradizione artigianale.

Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo ha commentato: “Il design rappresenta per il Made in Italy il filo conduttore che unisce creatività e innovazione, oltre a far interagire le diverse filiere dell’Italian Style con un significativo potenziale per lo sviluppo in nuovi settori e geografie”.

Qualità e unicità”, ha dichiarato Roscio, “devono essere supportate da strategie di investimenti attente a innovazione e crescita internazionale, obiettivi che Intesa Sanpaolo supporta con finanziamenti, formazione e valorizzazione per startup e PMI, accompagnandole in percorsi di crescita economica e industriale. Negli ultimi quattro anni abbiamo sostenuto le imprese clienti del Made in Italy con circa 20 miliardi di euro di finanziamenti per i processi di internazionalizzazione ed export, oltre che per tematiche di gestione del business, crescita dimensionale e passaggio generazionale”.

Durante la tavola rotonda, voci autorevoli delle PMI italiane – da DEA (settore tessile) a Yachtline1618 (nautica), da Riva1920 (arredo di alta gamma) a Lario Hotels (turismo di lusso), hanno condiviso esperienze di successo nei mercati globali, dimostrando come il design sia trasversale e strategico in molteplici settori.

Un focus particolare è stato dedicato al ruolo delle filiere, che Intesa Sanpaolo supporta attraverso il programma “Sviluppo Filiere”, coinvolgendo oltre 6.000 fornitori e più di 25.000 addetti, per un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro.

L’evento ha messo in luce anche le sfide future, tra cui l’impatto delle politiche protezionistiche statunitensi e la necessità di esplorare nuovi mercati emergenti, come India e Nord Africa. L’export è destinato a crescere, passando dal 60% del 2012 al 77,2% nel 2027, si legge nello studio presentato dal Research Department della Banca. Attraverso iniziative come Up2Stars, dedicato all’accelerazione delle startup, Intesa Sanpaolo mira a creare un ecosistema virtuoso in cui innovazione e tradizione possano coesistere, consolidando il posizionamento del Made in Italy sui mercati internazionali.

Il messaggio è chiaro: il futuro dell’impresa italiana passa dal design, inteso come leva competitiva e culturale. E Intesa Sanpaolo è pronta a guidare questa trasformazione, coniugando sostenibilità, innovazione e identità.

L'intervista di Affaritaliani a Stefania Trenti, Responsabile Industry and Local Economies Research, Research Department Intesa Sanpaolo

A margine dell'evento, Stefania Trenti ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: "Oggi abbiamo presentato una ricerca dedicata al Made in Italy nel suo insieme, con un focus specifico sul mondo dell’arredo e dell’illuminazione. Si tratta di settori chiave per l’economia italiana, caratterizzati da una rete diffusa di piccole e medie imprese che spesso operano all’interno di filiere produttive, talvolta concentrate geograficamente nei distretti industriali. Queste realtà hanno dimostrato nel tempo una forte capacità competitiva, riuscendo a posizionarsi su fasce di prodotto di alta e altissima gamma".

"In un contesto di incertezza come quello attuale" ha proseguito Trenta, "segnato anche dall’introduzione di dazi da parte dell’amministrazione statunitense, questo posizionamento elevato può rappresentare una forma di protezione per le nostre imprese. Alla base di questo successo vi è la capacità di conservare competenze manifatturiere, know-how e abilità tecniche, che devono però essere costantemente rinnovate e affiancate da un ecosistema creativo dinamico, rappresentato dal mondo del design".

"Uno dei risultati più significativi emersi dalla nostra ricerca è che l’Italia, nel contesto europeo, si colloca al primo posto per numero di addetti impiegati nelle attività di design specializzato. Un primato che conferma la centralità della creatività italiana nel panorama industriale continentale" ha concluso Stefania Trenta.

La dichiarazione di Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ad Affaritaliani 

Anna Roscio ha dichiarato: "Condivido pienamente l’idea che anche quest’anno il Salone del Mobile abbia superato sé stesso. È una manifestazione sempre più affascinante, capace di coinvolgere realtà straordinarie. Il nostro è un Paese composto in larga parte da piccole e medie imprese, aziende che si distinguono per un’elevata artigianalità e per produzioni di eccellenza. Il nostro ruolo, come banca, è quello di essere al fianco di queste PMI: vogliamo essere la loro banca di riferimento".

"La nostra strategia, infatti, è orientata ad accompagnare le imprese nei loro investimenti. Guardando nello specifico al comparto del Made in Italy, negli ultimi quattro anni abbiamo erogato oltre 20 miliardi di euro in finanziamenti, sostenendole anche nei percorsi di crescita internazionale" ha affermato Roscio.

"Offriamo soluzioni e servizi di business strategy, con consulenti dedicati che aiutano le aziende a comprendere meglio i mercati di destinazione, i vincoli, le opportunità. Ma soprattutto" ha detto Roscio, "cerchiamo di facilitare l’incontro tra le tante aziende del nostro portafoglio, diventando non solo un partner finanziario, ma anche un aggregatore di competenze, relazioni e opportunità".

"È evidente che" ha proseguito Roscio, "il clima attuale generi preoccupazione, soprattutto a causa delle misure introdotte e dell’incertezza che ne deriva. Operare in un contesto di instabilità è sempre difficile. Tuttavia, ciò che emerge anche dalle nostre indagini periodiche è che le imprese italiane hanno ben chiara la strada da percorrere: continuare a investire e cercare nuovi mercati".

"Siamo in un momento complesso, senza dubbio, ma siamo convinti che, se adeguatamente supportate, le aziende italiane sapranno riorganizzarsi, diversificare i mercati e ridurre la dipendenza da quello americano, individuando nuovi corridoi commerciali su cui costruire il futuro" ha poi concluso Anna Roscio.