News
Chi era Davide Garufi, il tiktoker 21enne suicida offeso e deriso sui social che sognava di diventare Alexandra
In uno dei suoi ultimi video era al settimo cielo: i genitori avevano acconsentito all'intervento per il cambio di sesso. La polizia indaga per istigazione al suicidio

Davide Garufi, il tiktoker suicida
Chi era Davide Garufi, il tiktoker trans che si è sparato. L'indagine per istigazione al suicidio e le offese sui social
Nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi in casa Garufi si è sentito un colpo di pistola, a premere il grilletto verso se stesso è stato Davide, il 21enne tiktoker che sognava di diventare Alexandra e stava per intraprendere un percorso di transizione per il cambio di sesso. In uno dei suoi ultimi video Davide era felice e lo gridava a tutti: "I miei hanno deciso di farmi fare l'intervento". Ma a quel traguardo Davide non ci è mai arrivato e ora la polizia indaga su quel colpo di pistola (arma del padre) con cui si è tolto la vita. A influire potrebbero essere stati i tanti insulti ricevuti dagli hater. Il giovane, dal 2020, ha pubblicato contenuti ironici e poi ha raccontato una parte molto personale della sua vita, ovvero prima la sua nuova identità transgender con il nome di Alexandra, poi quella nuovamente di Davide, non binario.
Leggi anche: Tiktoker suicida, aveva 21 anni. La transizione per diventare Alexandra, le offese e il colpo di pistola
Sarebbe stato a partire da questo momento che sotto i suoi post sono comparsi commenti spesso con insulti, ora al vaglio degli inquirenti. La morte del ragazzo ha avuto eco sui media e anche fra chi lo conosceva a Sesto San Giovanni. Oggi sulla vicenda è intervenuto il partito Sinistra Italiana che, in un comunicato, ha espresso "dolore e rabbia" per una "vittima di bullismo transfobico". Non ci sono dubbi sulla dinamica, almeno così dicono i carabinieri di Sesto San Giovanni che hanno eseguito i primi sopralluoghi.
Il 21enne però non ha lasciato biglietti né spiegato in altro modo le ragioni del suo gesto. Tra le voci raccolte sulle difficoltà che "Alexandra" stava attraversando, ci sarebbe anche la testimonianza di una vicina di casa, con cui il 21enne si confidava, che ha parlato di uno stato di malessere legato anche agli insulti omofobi che riceveva sui suoi profili social. Commenti volgari e attacchi personali che però sono solo una minima parte dei messaggi di sostegno che in questi anni Alex Garufi aveva ricevuto sui social dai suoi follower.