Cronache
Caldo/ Il climatologo Visconti: non si può dire che è colpa dell'uomo
"E' un'estate un po' più calda delle altre, questo è vero. Ma dire che è l'estate più calda dopo 133 anni è un'esagerazione". Il climatologo Guido Visconti, professore di Fisica dell'atmosfera all'Università dell'Aquila, abbassa il livello di allarme sul clima in un'intervista ad Affaritaliani.it: "Il record c'è solo in alcune regioni e non in altre. Quindi dire che il caldo è da record non riflette esattamente tutte le varie situazioni".
In molti correlano i cambiamenti climatici con l'intervento dell'uomo ma il professor Visconti non ne è affatto sicuro: "L'attribuzione dei cambiamenti climatici all'uomo non è per niente scontata, anzi è molto difficile da fare. Servono anni e anni di osservazione per dire una cosa del genere e al momento la situazione è del tutto nebulosa".
Secondo Visconti l'estate 2015 non è nemmeno un caso così eccezionale: "Non è per niente un unicum. Anche nell'estate 2003 c'era gente convinta che sarebbe stato l'inizio della catastrofe e invece abbiamo visto che non è stato così. Ora c'è un'altra estate un po' più calda nulla di più. E' un fenomeno normale che avviene ogni 10 o 20 anni. Al momento dunque", conclude Visconti, "non ci sono elementi per allarmarsi".
Lorenzo Lamperti