Codroipo e i bambolotti neri all'asilo: la verità sull'emendamento del comune
Codroipo, ecco i documenti sulla vicenda dei bambolotti con la pelle scura negli asili
La notizia che il comune di Codroipo, in Friuli, avesse bandito dai propri asili i bambolotti di pelle scura è circolata in ventiquattro ore in tutta Italia ed anche all’Estero. Levata di scudi di intellettuali, attivisti, politici di sinistra tra post, social, articoli. Tutto è partito da un articolo del locale Messaggero Veneto “Codroipo, scoppia il caso: al nido no ai bambolotti con la pelle scura” con titolo acceso da parte del giornale locale per la modifica da parte del regolamento di proposta deliberazione consiliare n. 63 "Modifiche al regolamento del Nido d'Infanzia Comunale per l'adeguamento alle disposizioni di legge riguardanti l'istituto dell'accreditamento dei servizi per l'infanzia".
Andiamo a vedere le specifiche modifiche del testo:
Le parole "e contribuendo ad integrare le differenze ambientali e socio-culturali anche assicurando la presenza di materiali ludico-didattici che fanno riferimento alle diverse culture"
sono sostituite dalle seguenti
"con lo scopo di favorire in ogni bimbo la possibilità di svilupparsi ed esprimersi liberamente, contando su interventi educativi che gli consentano, senza inibirlo, di orientare le proprie energie verso comportamenti in cui egli riesca a stabilire proficue relazioni e a manifestare in modo costruttivo la propria iniziativa ed inventiva, supportato da adeguati materiali ludico-didattici".
E successivamente, nell’articolo 2 al primo capoverso:
le parole “alla cultura di provenienza"
vengono modificate con:
"garantendo a tutti i piccoli uguali possibilità di sviluppo e di mezzi espressivi e contribuendo a superare i dislivelli dovuti a differenze di stimolazioni ambientali e culturali"
Avviene dunque la cancellazione delle parole che fanno riferimento alle “diverse culture” e “alla cultura di provenienza”; è risaputo che gli strumenti ludico-didattici sono i giocattoli per l’età dei minori fino ai 3 anni. L’interpretazione del testo, può dunque trarre in inganno, la circolazione della notizia che faceva riferimento ai bambolotti neri vietati all’asilo è circolata con estrema velocità. Si sa che un titolo, nell’era del web, può incidere più di mille caratteri di un articolo. Siamo nell’era delle fake news e bufale. Forse andava fatta più attenzione alla scelta del titolo, la stessa Repubblica in poche ore, nel proprio sito, ha posto rimedio ad esso modificandolo subito dopo aver letto il testo integrale.
Il sindaco Fabio Marchetti, a guida centro-destra (LEGA-FI-Fratelli D’Italia), assicura che i giocattoli di ogni colore e cultura verranno acquistati dall’amministrazione locale per le attività di crescita dei bambini. Il Pd codroipese insorge poiché sostiene che comunque l’emendamento sia xenofobo. Ci si augura che l’integrazione nel Comune nella cittadina friulana, riconosciuta in tutto il mondo per la straordinaria salvaguardia di Villa Manin, che tra gli illustri ospiti vanta Napoleone Bonaparte, sia pilastro di questa comunità visti anche gli accesi toni del comune di Monfalcone che non aveva preso provvedimenti per 70 bambini extracomunitari che erano rimasti senza scuola.
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