Cronache
Concorso pubblico, Napoli, la telefonata anonima per fartelo vincere ma...
Il mercato “nero” dei concorsi, una prassi italiana. A Napoli indetti più concorsi per migliaia di posti. Ma a chi ha fatto domanda arrivano telefonate anonime
Comune Napoli concorso per 1400 posti. “Offerte” ai partecipanti per vincerlo. Ma è un “pacco” o c’è altro?
Il 9 agosto è stato bandito un concorso pubblico per circa 1400 assunzioni al Comune di Napoli e nella Città Metropolitana partenopea (reclutamento di personale di categoria C e D) e non solo. Ed è stato subito boom: la soglia delle 20.000 domande inviate è stata superata in pochi giorni. In più le graduatorie resteranno aperte per tre anni. Infatti a causa dei pensionamenti di massa, attesi nello stesso arco di tempo, si prevede l’assunzione possibile di ben 7000 unità. Quindi è importante entrare in graduatoria utile per potere eventualmente essere ripescati in caso d’insuccesso iniziale al concorso. La partecipazione può essere esercitata in più ruoli iscrivendosi a più piattaforme digitali. E c’è tempo fino al 8 settembre per presentare domanda. Si attendono per tanto numeri biblici, visto il quadro economico italiano, la cronica disoccupazione campana e la crisi in cui siamo immersi.
Ma con il concorso sono iniziate anche le telefonate anonime ai partecipanti, con annesse promesse di superare il concorso facilmente. Come? Per adesso con l’offerta di consulenze e la preparazione alla prova, fuori dai canali ufficiali, via pagamento di un centinaio di euro. Ma la domanda é: come fanno i telefonisti anonimi ad avere i numeri di telefono dei partecipanti? Addirittura a poche ore dalla loro iscrizione!? Un mistero per niente oscuro. Esisterebbe un sistema consolidato, un “mercato nero” rodato da anni dei concorsi, con corsi, tariffari, preparazioni e in alcuni casi addirittura la promessa di assunzione. Un sistema che ha maglie oscure negli stessi enti pubblici, altrimenti come trapelerebbero i numeri di telefono di chi fa domanda? Il meccanismo sarebbe il frutto della classica “arte di arrangiarsi” napoletana che in alcuni casi però si trasforma in qualcosa di diverso: in truffa.
Un concorso simile, di pochi mesi fa, ha fatto esplodere alla Festa dell’Unità l’ira dell’assessore all’Ambiente partenopeo Paolo Mancuso, ex magistrato.
Nei mesi passati sullo stesso trend comunale odierno è stato indetto a Napoli un concorso con prove per “500 Operatori Ecologici ASIA”, l’Azienda per la raccolta e smaltimento dei rifiuti del Comune: 350 assunzioni subito, entro fine anno, gli altri nei due successivi. Anche qui si prevedono pensionamenti negli anni a venire e quindi un aumento delle assunzioni possibili. Per partecipare basta aver compiuto 18 anni e possedere la licenzia media inferiore. Niente dunque. Così la storia si è ripetuta anche con promesse di assunzioni sicura.
Mancuso: “Dite a tutti che chi promette il posto di lavoro in ASIA è un truffatore. Denunciatelo. Non potrà garantire nulla. Circolano voci di richieste da 25.000 euro per avere la certezza di essere assunti. Dite a tutti che questi personaggi vanno denunciati”.
In sostanza qualcuno promette assunzione sicura in cambio di 25.000 euro da pagare.
Per l’assessore comunale è evidente che oltre ad essere illegale si tratti del classico “pacco”: degli imbroglioni si arrangiano truffando il prossimo con promesse che non possono mantenere. Ma il meccanismo delle telefonate anonime apre uno scenario oscuro che non ha certezze granitiche. L’area grigia del mondo connesso ai concorsi è in qualche modo “un’istituzione” in terra campana.
La procura di Napoli avrebbe già aperto un’indagine per approfondire gli accadimenti.
Il meccanismo è particolarmente pericoloso e insidioso per i cittadini. Nei casi di richieste esose di denaro, come avrebbe fatto capire lo stesso assessore nel suo sfogo, le famiglie di indebitano pagando la somma ma finendo a tempo indeterminato in mano a strozzini e usurai, con effetti devastanti.
A latere del meccanismo ci sono sempre i sindacati che offrono assistenza gratuita o i corsi a pagamento legali per prepararsi alle prove ma in questi casi le prospettive restano ordinarie e la fantasia non la fa certo da padrona.