Cronache
Concita toglie il velo del politicamente corretto, ma fa "autolesionismo"
La vicenda della De Gregorio, che ha "bacchettato" degli influencer che hanno distrutto una statua per farsi un selfie, è piena di contraddizioni. L'analisi
Concita De Gregorio toglie il velo del politicamente corretto, ma fa "autolesionismo"
Esistono nel panorama mitologico del Belpaese figure epiche, quasi immortali, che hanno fatto della loro incapacità di essere imparziali un merito che ha loro permesso di essere invidiate, temute e spesso invulnerabili. Potete leggere alla pagina “esse” di Saviano, oppure “ti” di Telese, ma la lista sarebbe, se non fosse noiosa, lunga e francamente di scarso interesse.
Almeno per noi che crediamo in altre forme libere di giornalismo e di saggistica, ma anche di letteratura o approfondimento, maestra in questo versante annoiato, scolastico e alla Scola, la Concita, ha avuto il merito di manifestarsi in tutta la sua ira, manifestando il vero carattere, che tanta invidia ha suscitato nel tempo, nei suoi numerosi detrattori. Il fatto è notorio ma ci permette di analizzare le metodologie più ampie che ormai ammorbano i cervelli all’ammasso di questi intellettualini prezzolati e boriosi. La dottoressa grandi (e piccole) firme se la prende giustamente con un gruppo di Influencer-Unni (si può dire Unno?) che hanno devastato un’opera d’arte in una villa italiana solo per farsi dei selfie.
E fin qui tutto il nostro appoggio al biasimo inevitabile, ma la reazione imprevista e imprevedibile è totalmente di pancia e trasfigura tutta una serie di luoghi comuni su questa nuova Suburra di alto bordo, con un uso politicamente scorretto di riferimenti ai decerebrati, ai cerebrolesi e compagnia cantando. Come nella migliore tradizione dell’antica destra brutta sporca e cattiva. Non soddisfatta dello scempio delle sue affermazioni ha rincarato la dose con una forma imprevedibile di autolesionismo, affermando addirittura di avere molti amici di quel “tipo”, simpatici e intelligenti, citazione alla Banfi. La figlia di Beppe Viola le ha scritto una lettera in cui dice che uno dei suoi figli che ha quei problemi, sbava e qualche volta si caga addosso. Oddio che schifo.