Cronache
Consip, Cantone incontrò Romeo. La tela per agganciare l'arbitro degli appalti
La visita per parlare di energia, Molise e Cardarelli. L'invito a un convegno. Il ruolo di Fini. L'incarico al fratello. La tela di Romeo per agganciare Cantone
LA TELA DI ROMEO INTORNO A CANTONE
Una visita, la richiesta di un parere su un appalto, l'invito a un convegno, l'incarico da 3800 euro al mese al fratello. C'è un nome che ritorna più volte all'interno del caso Consip. E' quello di Raffaele Cantone, il presidente dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione). Già, proprio colui che qualcuno in tempi recenti avrebbe voluto vedere vestito in tenuta da Superman per ripulire dalle pratiche corruttive l'Italia intera.
L'OBIETTIVO DI ROMEO: AGGANCIARE CANTONE
Nessun rilievo viene chiaramente mosso a Cantone, ma è significativo mettere in evidenza come il manager Alfredo Romeo, il nome centrale dell'inchiesta Consip, abbia cercato più volte e in vari modi di agganciare Cantone. L'idea viene a Romeo, che si sente escluso dai grandi giri degli appalti pubblici. L'Anac può infatti creargli problemi per il suo ruolo di controllo negli appalti e Romeo vorrebbe in qualche modo accreditarsi per le "grandi partite" nazionali.
L'INCONTRO DI ROMEO CON CANTONE
Il 30 settembre 2015 il manager riesce a incontrare Cantone. La notizia è di quelle di rilievo e la riporta il Fatto Quotidiano anche se non in prima pagina come invece ci ha abituato su qualsiasi sospiro relativo a Tiziano Renzi. Dopo l'incontro, Romeo racconta a Italo Bocchino, il suo consigliere di fiducia, di aver parlato con Cantone di quattro argomenti: energia, Molise, l'ospedale campano Cardarelli e l'invito a un convegno.
CANTONE: "PARLAMMO SOLO DEL CONVEGNO"
Cantone, parlando al Fatto Quotidiano, ha smentito: "Romeo venne da me e mi portò le pubblicazioni del Cresme per invitarmi al convegno. Non abbiamo parlato degli altri tre argomenti. Quel giorno non gli diedi la conferma della mia partecipazione al convegno: dissi che ci avrei pensato".
LE INTERCETTAZIONI DI ROMEO: "ABBIAMO PARLATO DI ENERGIA, MOLISE E CARDARELLI"
Versione diversa da quanto sostiene Romeo a Bocchino al telefono: "Ti devo dire che è andata veramente inaspettatamente bene. Ha accettato di venire al convegno (...) Si è informato dell'insula, progetto Insula e si è arrapato in un modo straordinario". Parlando al figlio, invece dice: "Sono stato accolto molto bene. Abbiamo fatto una bella riunione. Abbiamo parlato del Cardarelli... del Molise... della gara energia".
LE MIRE DI ROMEO SULL'APPAPLTO DELLA CPL CONCORDIA
Romeo è convinto di aver fatto breccia, tanto che qualche settimana più tardi, in un'altra intercettazione riportata dal Fatto dice: "Sorprendetemente arriva un parere dell'Anac che ci dà ragione sull'energia, quattro pagine che dice a Consip devi revocare l'aggiudicazione a Cpl..." E Bocchino esulta: "Bravo quando vai fino in fondo li metti con le spalle al muro".
CANTONE NON REVOCA L'APPALTO ALLA CPL CONCORDIA. IL NUOVO TENTATIVO TRAMITE FINI
La realtà però è diversa, visto che Cantone non revocherà l'aggiudicazione dell'appalto alla Cpl Concordia di Modena dopo la decisione favorevole a riguardo del prefetto della città emiliana che aveva riammesso la coop nella white list degli appalti. Nel 2016 Romeo però avrebbe riprovato ad agganciare Cantone. Secondo quanto risulta dalle carte, a gennaio del 2016 Bocchino chiede a Gianfranco Fini se avesse chiamato Cantone e Fini dice che Cantone gli aveva risposto: "Ora non esagerare".
L'INCARICO DI CONSULENZA AL FRATELLO DI CANTONE
A dare solidità alle speranze di Romeo di agganciare Cantone, probabilmente, contribuiva l'incarico di consulenza legale affidato a Bruno Cantone, il fratello di Raffaele. Un incarico che avrebbe comportato la firma di un contratto da 3800 euro per una causa davanti al Tar.
ROMEO? AVEVA UN APPALTO PER I SERVIZI PRESSO L'ANAC
Non solo. L'azienda di lavori pubblici di Romeo aveva diversi clienti tra le istituzioni. Negli anni infatti guadagna l'appalto per i servizi alle procure di Roma e Napoli, proprio quelle che ora indagano su di lui, presso l'Arma dei Carabinieri e proprio all'Anac di Cantone.
INCONTRI, VISITE E DOPPIOPESISMO
Ribadito che le mire di Romeo sono state stroncate, resta il dubbio sull'opportunità per Cantone di ricevere Romeo. Perché un "arbitro" dovrebbe ricevere nel suo studio una parte in causa prima di una "gara"? Certo, è difficile districarsi nella tela di aziende e appalti ma allora ci si chiede: perché i presunti incontri di Romeo con un privato cittadino come Tiziano Renzi destano scandalo e quelli invece con una figura istituzionale passano pressoché inosservati? Lo stesso Cantone, secondo quanto riporta Repubblica, sentito come persona informata sui fatti dai magistrati non esclude un "tentativo di accerchiamento" nei suoi confronti messo in atto da Romeo.
CANTONE: "CONSIP? TENERLA LONTANA DA SCANDALI"
In tutto ciò Cantone ha oggi parlato del caso Consip. "Ritengo che la Consip che sia uno strumento indispensabile per la politica degli appalti del Paese", ha detto il presidente dell'Anac a margine di un evento a Pompei. "E proprio per questo bisogna fare di tutto affinche' sia tenuta lontana dagli scandali. Noi dell'Autorita Anticorruzione ci siamo fatti le nostre idee, e riteniamo che certi lotti non vadano costruiti in un certo modo, proprio per evitare certe problematiche".