Cronache

Coronavirs, Speranza: "Seconda ondata possibile. Per la sanità servono 20 mld"

"Questi mesi difficili, in cui i cittadini hanno imparato a combattere il coronavirus, ci hanno insegnato tante cose. E tra queste, quella di essere molto determinati. Possiamo provare a contenere la seconda ondata se sapremo essere veloci e determinati nell'isolare i casi, individuare i focolai e contenerli immediatamente". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a '24 Mattino' su Radio24. "E' evidente - ha continuato - che non possiamo avere certezze su settembre ottobre. In alcuni Paesi la seconda ondata è avvenuta, è avvenuta in epidemie precedenti. Non è certa, ma dobbiamo considerarla come possibile. E quindi dobbiamo tenerci pronti". L'Italia oggi, ha aggiunto il ministro, "è più forte di quanto lo fosse i primi di febbraio. In primo luogo perché conosce meglio l'avversario con cui si confronta. Non dimentichiamo che nel mondo questo virus si è palesato alla fine del 2019 in Cina. In Europa per la prima volta l'abbiamo incrociato a febbraio. Abbiamo acquisito conoscenze sul campo. Determinazione e velocità di intervento - ha ribadito Speranza - sono fattori essenziali".

Sanità, Speranza: servono almeno 20 mld per riforma copernicana

"Sto lavorando ad grande piano su alcuni assi fondamentali, serve una cifra dai 20 miliardi in su se vogliamo fare un'azione vera e reale di cambiamento copernicano sul nostro sistema sanitario nazionale". Lo ha annunciato a Radio 24 il ministro della Salute, Roberto Speranza. Dove si interverra'? Speranza ha specificato che gli "ambiti sono vari. Noi abbiamo bisogno di un grande investimento sulla sanita' digitale, tema sul quale l'Italia e' in ritardo. Abbiamo bisogno di investire sulla sanita' del territorio, sui presidi ospedalieri. C'e' poi il tema enorme - ha proseguito il ministro - che riguarda la nostra capacita' come paese di attrarre gli straordinari investimenti che si fanno a livello globale sull'industria farmaceutica, e c'e' anche un grande tema tra sanita' e ambiente. Io penso che - ha sottolineato Speranza - dobbiamo lavorare a un grande piano di rilancio del nostro Ssn e della nostra sanita' pubblica". Quali risorse usare? "A me vanno bene il Mes, il Recovery Fun, le risorse prese con le nostre aste ordinarie" ha dichiarato il ministro - quello che non puo' accadere e' che le risorse non arrivino. Penso che se c'e' una stagione in cui arrivano nuove risorse, il Servizio sanitario nazionale deve essere il primo capitolo da finanziare".

FASE 3: SPERANZA, 'ASSEMBRAMENTI ANCORA VIETATI ANCHE ALL'APERTO'

"Nei luoghi chiusi il pericolo di contagio" da Covid-19 "è sempre maggiore, tant'è che l'obbligo di mascherine vige nel nostro Paese nei luoghi chiusi aperti al pubblico. Dopo di che, anche all'aperto bisogna evitare assembramenti: gli assembramenti sono ancora vietati nel nostro Paese anche all'aperto". Lo ha chiarito il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato a '24 Mattino' su Radio24. Speranza ha ricordato "le tre grandi regole che ancora restano in piedi e che sono ancora essenziali" per proteggersi da Covid-19: igiene delle mani, distanziamento sociale e uso della mascherine quando non è possibile mantenerlo. Mascherina pure all'aperto senza distanza di sicurezza, quindi, "anche se è chiaro che all'aperto è più facile rispettare la distanza di un metro che non in una stanza chiusa, in un autobus o in un vagone della metropolitana", ha osservato il ministro.