Cronache

Coronavirus, Bologna: focolaio nella ditta di logistica Bartolini, 45 positivi

Coronavirus, Bologna: focolaio nella ditta di logistica Bartolini, 45 positivi. Il picco riguarda un reparto di stoccaggio dove lavorano i magazzinieri

Coronavirus, Bologna: focolaio nella ditta di logistica Bartolini, 45 positivi

Nell'azienda bolognese di logistica, la Bartolini, è scoppiato un nuovo focolaio. Quarantacinque operai positivi (17 solo mercoledì), un ricovero in ospedale, centinaia di tamponi già fatti. Il picco dei casi era stato comunicato nei giorni scorsi dalla Regione, e riguarda un reparto di stoccaggio dove lavorano i magazzinieri della ditta. Nei giorni scorsi l'area è stata sanificata e l'attività lavorativa ridotta ai minimi termini perché sono tanti i dipendenti finiti in isolamento precauzionale in attesa dei test. I controlli sono stati allargati a numerosi dipendenti (che appartengono a più cooperative) e alle famiglie secondo la logica dei "cerchi concentrici": parti da un episodio e ti espandi sempre di più alla rete dei contatti. Per questo non si può escludere che, a partire da giovedì, i numeri siano destinati a salire ancora.

Il Sant'Orsola si invita a mantenere la calma

Pierluigi Viale, direttore delle Malattie infettive del Sant'Orsola, invita alla calma a Repubblica: "Soltanto degli incompetenti possono permettersi di dire che il virus non c'è più. Io ho sempre recitato la parte del gufo chiedendomi non se ci sarebbe stato un focolaio, ma quando. Perché quando si passa da una fase pandemica a una endemica, il virus circola sotto traccia e può scoppiare un incendio. È proprio il caso che stiamo studiando. C'è poi una considerazione importante da fare: non siamo davanti a un cluster di malati ma di infetti, la stragrande maggioranza di queste persone non ha sintomi e soltanto una è ricoverata in ospedale nel reparto di Malattie infettive. Siamo riusciti a identificare il focolaio proprio perché il nostro sistema funziona e abbiamo la possibilità di andare a scovare subito i positivi. La differenza con quattro mesi fa è che oggi siamo pronti, non ci facciamo prendere alla sprovvista. La situazione è sotto controllo, è in corso l'attività per capire le reali dimensioni del contagio. Non siamo né ottimisti né pessimisti".