Cronache

Coronavirus, De Donno: "Plasma iperimmune? Funziona, ma hanno chiamato i Nas"

Il direttore del Carlo Poma di Mantova attacca Burioni, che è contrario: "Sembra che abbia la verità in tasca"

Coronavirus, De Donno: "Plasma iperimmune? Funziona, ma hanno chiamato i Nas..."

L'emergenza Coronavirus in Italia continua, nonostante sia iniziata la "fase 2", quella della convivenza con la malattia. Non c'è altra soluzione, in attesa di un vaccino. Ma tra le terapie che hanno dato buoni riscontri, c'è anche quella del plasma iperimmune, vale a dire l'utilizzo di sangue di soggetti guariti dal Covid-19 su pazienti malati. "Usiamo tutti i farmaci che danno speranze, pur di salvare vite, ma altrettanto dovrebbero fare i colleghi impegnati nella lotta e usare il plasma iperimmune, l'arma migliore che abbiamo al momento, cura testata sui malati di Covid-19 e sono guariti". Questo l'auspicio di Giuseppe De Donno, direttore del reparto di Pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, che, in un'intervista alla Verità, specifica che sono "48 i pazienti 'arruolati' e guariti, ma la sperimentazione è chiusa, in attesa di dei dati della letteratura".

De Donno sottolinea di non essere stato contattato dall'Istituto superiore di sanità, "in compenso sono arrivati i Nas in ospedale: proibire l'uso del plasma dei pazienti guariti e particolarmente ricco di anticorpi è gravissimo e la comunità scientifica dovrà rispondere di questo ai cittadini". "Burioni si comporta come se avesse la verità in tasca - continua De Donno -, dicendo che è meglio un farmaco sintetizzato piuttosto che il plasma iperimmune, che secondo lui potrebbe trasmettere malattie, mentre è sicuro grazie ai controlli accurati e meticolosi che facciamo da sempre. Non cerco la notorietà, mi interessa salvare vite - conclude -. E il plasma iperimmune in questo momento è la migliore arma che possediamo".