Cronache
Coronavirus, il duello: “Stiamo massacrando il virus”. “No, effetto chiusure”
Ottimisti contro prudentisti: Cartabellotta smentisce l'entusiasmo di Vaia. I numeri del Gimbe contro il direttore dello Spallanzani: “Con 120 mila morti...”
Coronavirus, “stiamo massacrando il virus”, afferma il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, subito smentito dal presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: “I toni trionfalistici per un virus che ha fatto più di 120mila morti nel nostro Paese e che ancora sta creando difficoltà sono un po’ dissonanti con le mie idee, la linea deve essere quella del prudente ottimismo”.
Infettivologi contro ricercatori: il duello tra le diverse anime della scienza italiana si rinnova e stavolta ad affrontarsi sono due “eminenze”: il virologo Francesco Vaia, responsabile del polo sanitario d'eccellenza italiano dello Spallanzani di Roma e l'esperto analista a capo della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.
Così, se dopo il lockdown e le regioni a colori, un pezzo d'Italia manifesta ottimismo per l'andamento della campagna vaccinale, i “numeri” di Cartabellotta e la sua chiave di lettura frenano e affermano senza mezzi termini che “gli effetti di un’Italia tutta gialla dal 26 aprile non li abbiamo ancora visti, li vedremo a partire da questa settimana. Siamo un po’ indietro sulle vaccinazioni nella fascia 60-69, ma eventuali risalite sulla curva dei contagi non avranno lo stesso impatto sugli ospedali, perché abbiamo gran parte degli over 70 protetti”.
Sui vaccini, Cartabellotta lancia l'allarme generazionale: “La percezione è che più scende l’età e meno il sistema volontario funziona. Per convincere i ni-vax è importante il consiglio del medico di famiglia e il sistema della chiamata attiva”.
Infine, la replica a Vaia: “I toni trionfalistici per un virus che ha fatto più di 120mila morti nel nostro Paese e che ancora sta creando difficoltà sono un po’ dissonanti con le mie idee”.
ANCHE GALLI FRENA: "Abbiamo riaperto troppo"
"Il risultato che stiamo vedendo, la flessione dei contagi, in larga misura è data dalla vaccinazione, perché ci siamo permessi un po' troppe cose rispetto alla nostra situazione globale". Lo ha detto il direttore di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, nel corso del suo intervento al convegno online organizzato da Fondazione Milano Scuole Civiche