Cronache
Coronavirus, morto un detenuto a Bologna, è il primo caso
Un detenuto ai domiciliari in ospedale è morto a Bologna per coronavirus
Coronavirus, il Dap conferma: detenuto morto in ospedale Bologna, è il primo in Italia
Un detenuto ai domiciliari in ospedale è morto a Bologna per coronavirus. Lo confermano fonti del Dap, spiegando che l'uomo, nato nel 1944 di origini siciliane, non era più in carico al carcere bolognese dove era stato recluso. Il detenuto era stato ricoverato presso l'unità di medicina d'urgenza del policlinico Sant'Orsola, e poi, sottoposto al tampone, era risultato positivo. L'autorità giudiziaria competente gli aveva concesso gli arresti domiciliari presso l'ospedale.
Coronavirus, morto a Bologna il primo detenuto; aveva 76 anni
“Prima o poi doveva accadere, ed è purtroppo accaduto. È deceduto all’ospedale civile di Bologna il primo detenuto per coronavirus. Si tratta di un ristretto del circuito ad alta sicurezza, ricoverato qualche giorno fa in stato di detenzione e poi ammesso agli arresti domiciliari a seguito del trasferimento in terapia intensiva. Era italiano, aveva 76 anni e pare fosse affetto da altre patologie”: a riferirlo è Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale. “Si è naturalmente costernati per la perdita di un’altra vita umana, ma non vogliamo e non potremmo strumentalizzare l’accaduto. Il Ministro Bonafede e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria hanno tante colpe e responsabilità nell’assolutamente inadeguata gestione delle carceri, prima e durante l’emergenza sanitaria - conclude De Fazio - che sarebbe inutile, inelegante e finirebbe col depotenziare le nostre continue denunce tentare di attribuirne loro delle ulteriori. Purtroppo, questo nemico invisibile sta facendo stragi ovunque e il carcere altro non è che una parte della società”