Cronache

Coronavirus, Rezza (Iss): “Il virus circola ancora. Chiese? Alto rischio"

Rezza difende le misure e mette in guardia: "Siamo in una pandemia. Scelte obbligate"

Coronavirus, Rezza: "Il nemico è il virus non il contenimento"

"Se non ci fosse stato il lockdown sarebbe stato un disastro. Quando qualcuno pensa che il nemico siano le misure di contenimento, non è così. Il nemico è il virus. Se noi mollassimo del tutto le misure di contenimento, l'economia e la società italiana ne risentirebbero comunque in maniera gravissima perché avremmo un virus che scorrazza per l'Italia. Abbiamo una pandemia in corso". Così Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, ospite di 24 Mattino su Radio 24. 

"Siccome il Paese non regge un lockdown di oltre 2-3 mesi, si riaprano alcune attività ma bisogna mantenere molto alta l'attenzione e il distanziamento sociale dovrà essere ancora più rigido di quanto sia ora per far fronte al problema che pongono le riaperture". Sottolinea Gianni Rezza. "Se mi si chiede quale sia la soglia di sicurezza di nuovi contagi - ha ricordato - per un epidemiologo questa è zero, ma è chiaro che un Paese non regge un lockdown di oltre 2-3 mesi.

Voce bassa e proccupazione evidente caratterizzano l'intervento di questa mattina di Gianni Rezza. "Comprendo le critiche del Cei sul divieto delle messe ma il virus sta ancora circolando, anche se con una intensità più bassa, ma è ancora in giro". Alla domanda se il rischio di contagio è maggiore rispetto ai luoghi di culto dove l'età media è più alta risponde: "E' normale che nei paesini con una comunità più ridotta e l'età più alta il rischio è maggiore".