Cronache

Coronavirus, riapertura-fase 2 e piano economico: la strategia corretta

Di Giovanni Cagnoli

  1. Emergenza sanitaria

 

  • I decessi sono 35k non 20k (istat)
  • I casi sono da 5 a 8 milioni. (non 160k)
  • La mortalità (se misurati i casi) è uguale a altri paesi e alla fine sara intorno a 0,4%
  • Asintomatici sono infetti (stima probabile circa 200k in Italia adesso)  Quindi sopprimere contagio è impossibile
  • Clima molto rilevante. Quindi rischio elevato di seconda ondata al sud a novembre.
  • Ricoveri e intubazioni non sono l’unica o forse la migliore soluzione clinica. Stress al sistema ospedaliero un ordine di grandezza inferiore a parità di contagio.

 

QUINDI LA STRATEGIA CORRETTA E’

 

  • Apertura significativamente  più rapida di quanto oggi ipotizzato (con misure di mitigazione rischio massime. Matrice costo/beneficio misure e apertura)
  • Sforzo immane e urgente verso test sierologici (molto più importanti dei tamponi)
  • Controllo casi entrata in ospedale giornaliero e strategia “freno a mano” (se salgono vicino a soglia rischio chiusura immediata)
  • Aumento controllato verso immunità di gregge per l’autunno

 

  1. Piano riapertura fase 2

 

  • Misure necessarie (dpi, distanziamento soft ecc)
  • Progressività aperture e controllo kpi entrata ospedali e terapia intensiva per evitare riesplosioni
  • Sforzo gigantesco per aumento esponenziale test sierologici
  • Abituare popolazione a eventuali restrizioni (strategia freno a mano)
  • La fiducia degli italiani e la fine del terrorismo medico vale qualche punto di pil

 

  1. Piano economico

 

  • Liquidita alle aziende non arriva e non arriverà a queste condizioni nemmeno in 2 mesi, quando in ogni caso sarà troppo tardi. Stanno chiudendo o ristrutturando capacita produttiva pesantemente. Impossibile “dopo” rianimare cadaveri.  
  • Il sostegno alle partite iva è meno importante del sostegno alle piccole  medie  (e grandi) aziende. Le partite iva lavorano in gran parte per le medio e grandi aziende
  • Il kpi piu importante sono consumi (domanda) e investimenti. Incentivo a investimenti (ACE , credito imposta, industria 4.0) è vitale
  • La grandissima maggioranza aziende avrà ebitda negativo e erosione pesante di capitale. Il sostegno di liquidità non basta. Il credito di imposta senza base imponibile non ha effetto. Bisogna arrivare a trasferimenti secchi con problemi enormi di moral hazard. Ma vanno affrontati e superati. (documento tria)
  • La comunicazione ha un impatto enorme su pil
  • Senza un aumento a 2000 bn del QE dell bce ci sarà attacco allo spread
  • Il tasso di interesse e la sua “soppressione” sotto il tasso di crescita nominale dell’economia nel periodo 2020-25 è più importante, anzi enormemente più importante degli eurobod