Cronache
Coronavirus, nel team Spallanzani una precaria da 1500 euro al mese
Nel team che ha isolato il coronavirus c'è anche una ricercatrice precaria. Episodio che la dice lunga sui fondi alla ricerca in Italia
Coronavirus: nel team dell'ospedale Spallanzani di Roma che ha isolato il virus cinese c'è una giovane ricercatrice precaria con un stipendio di 20mila euro l'anno
"Sembra strano, ma studiare i virus è stimolante, è una sfida costante, una battaglia in cui stare sempre all'erta. Da parte mia, ho solo fatto il mio lavoro: quello che voglio, devo e mi piace fare. Nulla di più rispetto ai miei colleghi. In questi giorni tutto è amplificato, abbiamo avuto successo, ma la ricerca è questa": così Francesca Colavita, ricercatrice all'ospedale Spallanzani di Roma, nel team che ha isolato il coronavirus. "Non c'è sessismo nella ricerca, i problemi sono altri. La ricerca è importante per una nazione, e sarebbe importante fare investimenti a lungo termine per quello che riguarda i lavoratori", afferma la ricercatrice in un'intervista alla Repubblica citata da AskaNews.
Lei è precaria? "Sono sei anni che lavoro per lo Spallanzani, prima con un co.co.co, ora con un contratto annuale. Guadagno sui 20 mila euro all'anno". "L'Italia deve dare più dignità ai ricercatori. Il nostro lavoro non è un gioco: anche la più piccola ricerca è il tassello di un puzzle che porta cure ed effetti. Ma bisogna passare per i piccoli passi, esperimenti a volte molto basilari. Mi auguro che questa occasione possa contribuire a far vedere la ricerca in modo diverso".